Napoli, numeri choc sulla violenza di genere: oltre 4.500 tra arresti e denunce dall’inizio dell’anno. Gli ultimi episodi a Pozzuoli e Qualiano
La violenza di genere continua a macchiare di sangue e paura Napoli e la sua provincia. Numeri che non lasciano spazio a interpretazioni: dal primo gennaio ad oggi i Carabinieri hanno arrestato o denunciato 4.532 persone, in media 16 casi al giorno. Un dato impressionante che conferma la dimensione ormai strutturale del fenomeno.
Gli ultimi episodi arrivano da Pozzuoli e Qualiano, due comuni molto distanti tra loro ma uniti dallo stesso copione di rabbia e sopraffazione, consumato — ancora una volta — tra le mura domestiche e in un giorno di festa. Domenica.
Un dettaglio che non sorprende i militari del Comando provinciale di Napoli: troppo spesso, infatti, le tragedie familiari esplodono nei giorni festivi, quando la convivenza forzata e le tensioni latenti si trasformano in violenza fisica. «Non possiamo e non dobbiamo abituarci a considerare tutto questo come normale», spiegano dal Comando. «Ogni episodio deve essere denunciato, ogni segnale d’allarme ascoltato».
Il bilancio: oltre 850 arresti e quasi 3.700 denunce
I numeri raccolti dai Carabinieri parlano chiaro: dal 1° gennaio ad oggi sono 855 le persone arrestate per violenza di genere, 70 delle quali in “differita” — ovvero fermate dopo approfondite indagini e ricostruzioni dei fatti.
A queste si aggiungono 3.677 denunce formalizzate dalle vittime o da terzi.
Un totale di 4.532 procedimenti che fotografano una media di quasi 16 casi al giorno, una cifra che, da sola, restituisce la gravità del fenomeno nel territorio napoletano.
Pozzuoli: l’aggressione in strada sotto gli occhi dei passanti
Domenica pomeriggio, a Pozzuoli, la violenza ha avuto il volto di un uomo di 50 anni, incensurato, che ha picchiato la moglie in pieno centro.
I Carabinieri della sezione radiomobile, in pattugliamento lungo via Roma, sono stati richiamati dalle urla dei passanti.Potrebbe interessarti
Pozzuoli, ennesimo incidente a Lucrino: morto il 36enne Bruno Marotta
Napoli, assalto notturno in farmacia a Fuorigrotta: ladri in fuga all’arrivo dei carabinieri
Pianura, don Antonio Coluccia con il megafono mette in fuga i pusher del clan Carillo-Perfetto
Napoli, violenza a Porta Capuana: la madre della vittima ringrazia chi ha soccorso la figlia
A Ferragosto le aveva rotto il naso con un pugno
I due erano già noti alle forze dell’ordine. Solo due mesi fa, il 15 agosto, la stessa donna era stata colpita con un pugno al volto dal marito, riportando la frattura del setto nasale e una prognosi di 30 giorni. All’epoca, però, non aveva trovato la forza di sporgere denuncia.
Domenica, la storia si è ripetuta. La lite, iniziata in auto, è degenerata quando la donna — esasperata e spaventata — ha tentato di allontanarsi. L’uomo l’ha inseguita, l’ha colpita con schiaffi e pugni, poi l’ha scaraventata contro il finestrino di un’auto parcheggiata. Le sue urla hanno attirato tre giovani che sono intervenuti, riuscendo a metterla in salvo.
Nonostante la vittima non abbia ancora formalizzato una denuncia, il 50enne è stato arrestato in flagranza per maltrattamenti e lesioni ed è stato trasferito in carcere. Per la donna, 47 anni, cinque giorni di prognosi.
Qualiano: minaccia la moglie con un coltello davanti ai figli
Sempre domenica, a Qualiano, un’altra lite familiare ha rischiato di trasformarsi in tragedia.
Una segnalazione anonima ha spinto i Carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano a intervenire in un appartamento dove si sentivano urla e pianti.
All’interno, un 40enne e la moglie 37enne, con i loro tre figli minorenni. L’abitazione era a soqquadro. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo aveva aggredito la compagna con calci e pugni, poi, in un crescendo di violenza, aveva impugnato un coltello da cucina minacciandola di morte.
La donna, già vittima in passato di altre aggressioni e denunce, ha trovato rifugio grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, che hanno sequestrato l’arma. Durante la perquisizione è stata trovata anche una dose di cocaina.
L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere.
L’appello dell’Arma: «Denunciate sempre, chiamate il 112»
Il Comando provinciale deiCarabinieridi Napoli ribadisce l’importanza di non restare in silenzio.
Ogni episodio di violenza, anche il più “piccolo”, deve essere segnalato. Il numero di emergenza 112 è attivo 24 ore su 24, con operatori formati per gestire situazioni di pericolo immediato.
Un messaggio chiaro e necessario, soprattutto alla luce dell’ennesimo episodio di violenza sessuale avvenuto ieri nella zona di Porta Capuana, che ha scosso la città e riportato al centro dell’attenzione un fenomeno che continua a colpire — ogni giorno — donne di tutte le età e in ogni contesto sociale.
Lascia un commento