Caserta – Saranno processati con l’accusa di lesioni personali aggravate in concorso i due giovani dell’hinterland casertano coinvolti nel brutale pestaggio avvenuto a fine dicembre 2023 nei pressi della Reggia di Caserta.
Il Pubblico Ministero della Procura sammaritana, dott. Albenzio Ricciardiello, ha infatti firmato la richiesta di rinvio a giudizio e il decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti di Nicola Caparco, 26 anni, e Yania Benaddi, 23 anni, entrambi residenti a Macerata Campania.
La decisione del magistrato recepisce integralmente le richieste avanzate dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, difensori della persona offesa, Renato Fusco, giovane studente universitario di Santa Maria Capua Vetere, che all’epoca dei fatti aveva sporto una querela dettagliata e circostanziata contro i due presunti aggressori.
Il pestaggio per futili motivi
Secondo la ricostruzione contenuta negli atti di indagine, l’aggressione risale al dicembre 2023 e sarebbe scaturita da futili motivi, degenerando in pochi istanti in una violenza inaudita.
Caparco e Benaddi avrebbero colpito ripetutamente Fusco con calci e pugni, lasciandolo a terra in una pozza di sangue fino all’arrivo dei soccorsi.
Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente sul posto, avviarono immediatamente gli accertamenti, raccogliendo testimonianze e immagini che permisero di identificare rapidamente i responsabili.Potrebbe interessarti
Dramma familiare a Frignano: 29enne minaccia di morte il padre per estorcere soldi, arrestato dai Carabinieri
Dramma lavoro: Softlab, avviata la procedura di licenziamento collettivo per 146 dipendenti
Casagiove, tentano di rubare una bicicletta: denunciati due giovani senza fissa dimora
Scarico abusivo nel suolo: sequestrato opificio a San Felice a Cancello
Sul luogo del pestaggio giunse anche un’ambulanza del 118, che trasportò la vittima al pronto soccorso del nosocomio casertano, dove i medici diagnosticarono un trauma facciale, lacerazioni al volto e alle labbra, frattura dei denti e del piede, lesioni che comportarono una prognosi di diversi giorni.
Il processo e le accuse
Il procedimento approderà a breve dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dove il dibattimento sarà celebrato davanti al giudice monocratico, dott.ssa Francesca Auriemma.
La persona offesa, Renato Fusco, ha già annunciato la volontà di costituirsi parte civile, rappresentato dai suoi legali di fiducia, i fratelli Raffaele e Gaetano Crisileo.
Per Caparco e Benaddi il capo d’imputazione è pesante: dovranno rispondere di lesioni personali volontarie aggravate in concorso, per aver agito — secondo la Procura — con particolare violenza e crudeltà.
Un episodio che scosse la città
L’aggressione, avvenuta a pochi passi da uno dei simboli della città, la Reggia di Caserta, suscitò all’epoca sgomento e indignazione tra i residenti.
Un episodio di violenza gratuita che riportò l’attenzione sul tema della sicurezza nel centro storico e nei luoghi della movida giovanile.
Il processo chiarirà ora le responsabilità dei due imputati e ricostruirà nel dettaglio le circostanze di un pestaggio che, per la sua brutalità, rimase a lungo impresso nella memoria dei casertani.
Lascia un commento