Un silenzio irreale ha avvolto Paupisi, piccolo centro del Beneventano, nel giorno dell’ultimo saluto a Elisa Polcino, 49 anni, e al figlio Cosimo, di appena 15, uccisi brutalmente dal marito e padre, Salvatore Ocone, lo scorso 30 settembre. In centinaia hanno gremito la chiesa di Santa Maria del Bosco, dove il dolore ha unito un’intera comunità sconvolta da una tragedia che ha spezzato due vite e segnato per sempre un paese intero.
Le salme, giunte dall’obitorio dell’ospedale di Benevento, sono state accolte dal sindaco Salvatore Coletta, che per l’occasione ha proclamato il lutto cittadino.Potrebbe interessarti
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Durante l’omelia, l’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca ha rivolto un appello carico di commozione: “Chiediamo al Signore che episodi del genere non si verifichino mai più. Il male non può avere l’ultima parola”. La vicenda ha sconvolto l’intera provincia di Benevento.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ocone, da tempo affetto da disturbi depressivi, avrebbe colpito la moglie con una grossa pietra, per poi scagliarsi sui figli nel sonno. Dopo aver trascinato i corpi agonizzanti fino all’auto, era fuggito verso il Molise, dove è stato catturato dopo una lunga caccia all’uomo durata dodici ore. In caserma ha poi confessato il duplice omicidio.









































































Commenti (1)
E’ molto triste quelo che è successo a Paupisi, e la comunità deve essere profondamente colpita. Non si può mai capire come un padre possa fare una cosa cosi terribile ai propri figli e alla moglie. Spero che la giustizia sia fatta.