Degrado e violenza a Porta Capuana
Napoli– Un’altra notte di orrore a Porta Capuana, una delle aree più degradate e pericolose del centro di Napoli. Una giovane donna di 30 anni è stata violentata mentre rientrava a casa, aggredita alle spalle da un uomo che l’ha sorpresa nei pressi di Castel Capuano, nel cuore della Ferrovia.
L’aggressore, un extracomunitario nordafricano senza permesso di soggiorno, è stato fermato poco dopo dagli agenti della Polizia di Stato, intervenuti grazie alla prontezza di una passante e di una guardia giurata che hanno assistito alla scena.
L’incubo è cominciato poco prima delle cinque del mattino. La vittima, una ragazza napoletana che stava rientrando a casa, è stata improvvisamente afferrata e trascinata in un angolo buio, nei pressi delle antiche mura di Porta Capuana, dove l’uomo avrebbe abusato di lei.
A pochi metri di distanza, una donna ha notato la scena e ha lanciato l’allarme, richiamando l’attenzione di una guardia giurata in servizio all’ingresso di Castel Capuano.
L’intervento è stato immediato: pochi istanti dopo, la Polizia ha soccorso la vittima e allertato il 118. La giovane è stata trasportata al Pronto Soccorso del Pellegrini, dove i medici le hanno riscontrato ecchimosi e ferite compatibili con una violenza sessuale, dimettendola con una prognosi di ventuno giorni.
Mentre la donna veniva medicata, le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno passato al setaccio le strade della zona, fino a rintracciare, a poche decine di metri dal luogo dell’aggressione, un uomo con le caratteristiche descritte dai testimoni.
Si tratta di un nordafricano irregolare, già noto alle forze dell’ordine, fermato e portato in Questura. Nelle ore successive è stato sottoposto a interrogatorio e la sua posizione è ora al vaglio della Procura di Napoli, che coordina le indagini.
La Polizia ha acquisito anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate lungo l’asse di via Carbonara e piazza Enrico De Nicola, per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e verificare eventuali movimenti precedenti dell’aggressore.
Quello che è accaduto non è un episodio isolato. Porta Capuana, storicamente uno dei varchi monumentali più belli di Napoli, è oggi un quartiere in profonda emergenza sociale.
Dopo il tramonto, l’area si trasforma in una piazza di spaccio a cielo aperto, dove si incrociano piccoli spacciatori, sbandati e gruppi di extracomunitari che si contendono il territorio. Non è raro che la notte si accendano risse, aggressioni e regolamenti di conti.
Proprio in questa zona, tra via Poerio e piazza San Francesco di Paola, la Polizia è costretta a intervenire quasi quotidianamente per arresti legati a droga, furti o violenze.
E non è la prima volta che una donna viene aggredita: appena due anni fa, un altro episodio di violenza sessuale sconvolse i residenti, senza che da allora la situazione sia mai realmente cambiata.
“Qui la notte è terra di nessuno – racconta un commerciante della zona –. Dopo una certa ora, non si vede più una pattuglia. Drogati, spacciatori, ubriachi: è un continuo degrado. Non siamo più al sicuro.”
Parole che sintetizzano la frustrazione di chi vive e lavora tra i vicoli di un quartiere che di storico conserva solo il nome, mentre la realtà è fatta di abbandono e paura.
L’ennesimo episodio di violenza riporta drammaticamente al centro del dibattito il tema della sicurezza urbana nel centro di Napoli.
Nonostante i controlli straordinari e le promesse di riqualificazione, Porta Capuana continua a essere un crocevia di illegalità, simbolo di un degrado che resiste agli anni e alle giunte.
La speranza, adesso, è che l’arresto dell’aggressore e il clamore suscitato da questa vicenda possano finalmente spingere le istituzioni a restituire dignità e sicurezza a un’area che, un tempo, rappresentava la porta d’ingresso più nobile della città.
Questo articolo è stato pubblicato il 12 Ottobre 2025 - 07:32