Cronaca Napoli
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4 Ottobre 2025 - 19:27

Operai feriti a Pomigliano, Auriemma (M5S) denuncia “una ferita aperta del Paese”

Di A. Carlino

Pomigliano – Ancora un grave incidente sul lavoro, ancora feriti, ancora paura. È accaduto in un’autofficina specializzata nella demolizione di veicoli, a Pomigliano d’Arco, dove tre operai sono rimasti gravemente feriti – uno dei quali in condizioni critiche – a seguito di un’esplosione o di un malfunzionamento ancora al vaglio degli inquirenti.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieridi Pomigliano e di Castello di Cisterna, che, su delega della Procura di Nola, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Le indagini dovranno chiarire se si sia trattato di un errore umano, di una fatalità o di una violazione delle norme di sicurezza.

“Una piaga nazionale che non si arresta”

Sulla vicenda è intervenuta la deputata del Movimento 5 Stelle Carmela Auriemma, vicepresidente vicaria del gruppo M5S alla Camera e coordinatrice provinciale per Napoli, che ha definito l’accaduto “l’ennesima ferita aperta” nel panorama del lavoro italiano.
“L’incidente di Pomigliano – ha dichiarato Auriemma – è solo l’ultimo di una lunga e drammatica serie.

Ogni volta ci troviamo a contare feriti e morti, ma la verità è che la sicurezza sul lavoro resta un’emergenza strutturale del nostro Paese. Non possiamo permettere che tragedie come questa diventino parte della normalità.”

Le parole della parlamentare trovano eco nei numeri. Secondo i dati INAIL, nel 2024 si sono registrate oltre 585 mila denunce di infortunio e più di mille decessi. Nei primi nove mesi del 2025, le vittime sul lavoro hanno già superato quota 600

In Campania, regione ad alta densità industriale e manifatturiera, solo nel 2024 sono stati denunciati oltre 20.000 infortuni, con un’incidenza particolarmente alta nei settori dell’edilizia, della logistica e della manutenzione industriale.

“Servono più controlli e formazione”

Auriemma ha poi rilanciato la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni:
“La politica – ha sottolineato – ha il dovere morale e istituzionale di agire. Servono più ispettori del lavoro, più formazione e più responsabilità da parte delle aziende. È indispensabile anche un maggiore coordinamento tra gli enti preposti ai controlli. Nessun lavoratore dovrebbe uscire di casa senza la certezza di poter tornare a casa sano e salvo.”

L’incidente di Pomigliano d’Arco arriva in un momento in cui il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro torna al centro del dibattito nazionale, dopo mesi segnati da tragedie in fabbriche, cantieri e impianti industriali da Nord a Sud.

Ogni episodio, ricordano i sindacati, non è soltanto una fatalità ma “il sintomo di un sistema che troppo spesso antepone la produttività alla tutela della vita”.
Intanto i tre feriti di Pomigliano restano ricoverati in ospedale: uno di loro lotta ancora tra la vita e la morte.

Articolo pubblicato il 4 Ottobre 2025 - 19:27 - A. Carlino

Questo articolo è stato pubblicato il 4 Ottobre 2025 - 19:27

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A. Carlino

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania Da sempre attento osservatore della società e degli eventi. Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.

Leggi i commenti

  • E' veramente triste sentire di questi incidenti sul lavoro, come quello di Pomigliano. Non capisco perche ci siano ancora cosi tanti problemi di sicurezza, e non si fa nulla per migliorare le cose e proteggere i lavoratori.