Minacciava– È finita con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere la fuga di un giovane rapinatore seriale che, nella notte del 12 maggio scorso, aveva seminato paura tra Napoli ed Ercolano.
Il protagonista è un 25enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, ritenuto gravemente indiziato di rapina e lesioni personali aggravate.
L’arresto è scattato al termine di un’articolata indagine condotta dagli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, in collaborazione con l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e con i Carabinieri della Tenenza di Ercolano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli.
Tre colpi in meno di cinque ore
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la notte di follia del giovane era iniziata intorno alle 2.Potrebbe interessarti
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Poco più tardi, alle 6.50 del mattino, il secondo episodio: vittima un autotrasportatore fermo a fare rifornimento in via Alessandro Volta. Con la stessa modalità intimidatoria – sempre fingendo di essere armato – il 25enne avrebbe sferrato un pugno al volto dell’uomo, portandogli via contanti, uno smartphone e due anelli d’oro.
Non pago, circa mezz’ora dopo, avrebbe colpito ancora in via Galileo Ferraris, non lontano dal centro di Napoli. Questa volta avrebbe aggredito un’altra persona, colpendola alla gamba con la chiave di accensione di uno scooter e rubandole denaro contante. La vittima, medicata in ospedale, ha riportato lesioni giudicate guaribili in dieci giorni.
L’indagine e la svolta delle immagini
A incastrare il presunto rapinatore è stata una minuziosa attività d’indagine, basata sulle descrizioni fornite dalle vittime e sull’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza. Gli investigatori hanno poi effettuato una perquisizione nell’abitazione del 25enne, trovando un paio di scarpe perfettamente compatibili con quelle indossate dal rapinatore nelle immagini riprese la notte dei colpi.
Elementi che, insieme alle testimonianze, hanno convinto il G.I.P. del Tribunale di Napoli a emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura partenopea.
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Commenti (1)
Leggendo quest’articolo sono rimasta colpita da come la gente possa diventare cosi violenta. E’ strano pensare che un giovane possa fare cose cosi brutte. Spero che la giustizia faccia il suo corso e si impari una lezione.