

Napoli, insulta i carabinieri che fermano il figlio minorenne
Napoli - Sono da poco passate le 21 quando, nel quartiere orientale di Napoli, i carabinieri della stazione di Poggioreale intimano l’alt a uno scooter Honda 150 cc. In sella c’è un ragazzo di 17 anni, senza patente e su un mezzo privo di assicurazione.
Una situazione che purtroppo non è nuova sulle strade partenopee, dove non mancano i controlli dei militari per contrastare la guida irregolare e i comportamenti pericolosi.
Il giovane, minorenne, viene accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito. Da prassi, i carabinieri contattano il padre, un operaio 51enne, invitandolo a presentarsi per il ritiro del figlio e la notifica delle sanzioni previste dal codice della strada.
Ma quella che dovrebbe essere una lezione di responsabilità si trasforma in una scena di tensione.
Appena arrivato, l’uomo non solo non rimprovera il figlio, ma se la prende con i militari, accusandoli di occuparsi di “sciocchezze” invece di affrontare “i problemi veri”. Il tono si fa via via più aggressivo, fino a degenerare in offese e atteggiamenti minacciosi: il 51enne impugna perfino una penna, agitandola come fosse un’arma.
I carabinieri intervengono prontamente per calmarlo, mentre sul posto arrivano altre pattuglie e un’ambulanza del 118 chiamata in via precauzionale. Fortunatamente, nessuno riporterà ferite e non sarà necessario alcun intervento medico.
L’uomo, dopo essere stato bloccato, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Lo scooter, privo di copertura assicurativa, è stato sequestrato.
Un episodio che, ancora una volta, mette in luce i rischi di comportamenti irresponsabili — non solo sulla strada, ma anche nel modo di affrontare le regole e l’autorità.