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Napoli, in fiamme deposito in via Ferraris: ipotesi racket

L'incendio ha distrutto un capannone di veicoli a basso impatto ambientale: venivano custoditi biciclette e monopattini
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Napoli - Un nuovo incendio ha sconvolto l’area orientale di Napoli, a pochi giorni di distanza dal rogo che aveva devastato un deposito in via Santa Maria di Costantinopoli delle Mosche.

Questa volta le fiamme sono divampate in un magazzino di via Galileo Ferraris, al pianterreno di un edificio residenziale. All’interno del locale erano custoditi bici elettriche e monopattini, che hanno alimentato rapidamente il fuoco sprigionando un denso fumo nero visibile a distanza. Spunta la pista della richiesta esorsiva.

Residenti in fuga nella notte

L’incendio si è propagato in pochi minuti, costringendo gli abitanti dello stabile ad abbandonare in fretta le proprie case. Le famiglie, radunate in strada nel panico, sono potute rientrare solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale, che hanno messo in sicurezza l’area e verificato la stabilità dell’edificio.

Sul posto si sono radunati anche i commercianti della zona, preoccupati per i propri negozi, situati a pochi metri dal locale avvolto dalle fiamme.

Indagini in corso sull’origine del rogo

Gli investigatori stanno ora cercando di chiarire le cause dell’incendio.

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Secondo le prime indiscrezioni, gli investigatori non escludono l’origine dolosa e quaindi si pensa a una probabile richiesta esorsiova visto che ci si avvicina alla festività natalità e le richieste dei signori del pizzo diventano più pressanti.

I titolari son o stati ascoltati dalla polizia, che indaga sull'incendio, e hanno escluso richieste estorsive e minacce. Escluso invece un possibile collegamento con il precedente rogo avvenuto pochi giorni fa nella stessa zona. Tuttavia, nessuna ipotesi viene al momento esclusa.

Il precedente in via Santa Maria di Costantinopoli delle Mosche

Il nuovo episodio riporta alla mente l’incendio di pochi giorni fa, quando un violento rogo aveva distrutto un deposito utilizzato per lo stoccaggio da una ditta cinese. In quell’occasione un vigile del fuoco era rimasto ferito dall’onda d’urto provocata dall’esplosione di una bombola di gas, mentre un disabile ottantenne aveva rischiato di morire soffocato dal fumo. Due appartamenti erano stati completamente anneriti e diciassette famiglie evacuate.

Anche in quel caso gli inquirenti avevano avviato una serie di accertamenti per stabilire l’origine delle fiamme, senza escludere alcuna pista.

Due incendi in pochi giorni nel medesimo quadrante cittadino riaccendono le preoccupazioni dei residenti sulla sicurezza dei locali adibiti a depositi o attività artigianali nei piani bassi delle palazzine. Le autorità locali hanno assicurato controlli più stringenti per prevenire ulteriori episodi e verificare la corretta gestione dei materiali potenzialmente infiammabili.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 27 Ottobre 2025 - 07:08 - Gustavo Gentile

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