Napoli - Una decisa stretta contro la violenza negli stadi. Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha firmato 10 provvedimenti di Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) che colpiscono tifosi coinvolti in episodi di teppismo durante recenti partite disputate nella provincia napoletana.
Ben sette provvedimenti, della durata di 2 anni ciascuno, riguardano tifosi del Napoli di età compresa tra i 22 e i 33 anni. I sette sono stati identificati come responsabili dei disordini scoppiati in occasione di Napoli-Cagliari, giocata allo stadio "Diego Armando Maradona". Le accuse a loro carico includono: scavalcamento delle barriere, atti di violenza e minacce verso altri tifosi o forze dell'ordine, e l'accensione illegale di fumogeni.
Un ottavo provvedimento, sempre della durata di due anni, è stato emesso nei confronti di un 23enne già coinvolto in episodi simili.Potrebbe interessarti
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Il caso Juve Stabia-Cremonese: le pene più severe
Le misure più dure hanno colpito due tifosi del Cremonese, di 31 e 41 anni, coinvolti in gravi incidenti in occasione di Juve Stabia-Cremonese, giocata allo stadio "Romeo Menti" di Castellammare di Stabia. Per loro il Questore ha disposto Daspo di 4 e 6 anni rispettivamente, a seguito di "condotte violente pregiudizievoli per l'ordine e la sicurezza pubblica" di particolare gravità.
La strategia di prevenzione
L'ondata di provvedimenti, che si inserisce nella più ampia strategia di prevenzione della Questura di Napoli, dimostra la tolleranza zero adottata verso quei tifosi che, abbandonando il fair play, trasformano il rito sportivo in un occasione di violenza e illegalità. Le misure, previste dall'articolo 6 della Legge 401/1989, mirano a prevenire futuri disordini e a garantire la sicurezza di tutti gli spettatori.
Con questa azione, che porta a dieci il numero di tifosi "allontanati" dagli stadi in un colpo solo, la Questura di Napoli lancia un chiaro messaggio: la guerra al teppismo sportivo è una priorità assoluta.
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