

L'ospedale Monaldi
Napoli – Una notte di tensione all'ospedale Monaldi, uno dei presidi sanitari più importanti del capoluogo campano, specializzato in malattie respiratorie e cardiache.
Intorno all'1.55, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli sono stati allertati per un episodio di minacce e ingiurie che ha coinvolto una guardia particolare giurata (Gpg), un 51enne napoletano in preda a un accesso d'ira legato alle cure del padre ricoverato nella struttura.
Tutto è iniziato con una telefonata furiosa. L'uomo, che non ha mai nascosto il suo ruolo di vigilante privato armato, ha contattato una dottoressa del Monaldi – figura chiave nel team medico che segue il genitore degenze – riversando su di lei una raffica di offese e minacce verbali.
Le parole, cariche di frustrazione per presunti ritardi o disservizi nelle cure, hanno immediatamente allarmato il personale ospedaliero, costretto a segnalare l'accaduto alle forze dell'ordine.
In un contesto come quello degli ospedali pubblici, dove lo stress dei familiari si intreccia spesso con la fatica del personale sanitario, episodi del genere non sono rari, ma questa volta la reazione è stata immediata e decisa.
Non contento della sfuriata telefonica, il 51enne ha deciso di passare all'azione concreta: si è precipitato in auto verso l'ospedale, in via Larga San Giacomo a Napoli, con l'intenzione – stando alle prime ricostruzioni – di confrontarsi di persona con la dottoressa.
Ma il suo piano si è inceppato all'ingresso. Le guardie particolari giurate in servizio al Monaldi, addette alla sicurezza perimetrale della struttura, lo hanno intercettato prima che potesse varcare la soglia.
Un intervento tempestivo che ha evitato potenziali escalation all'interno dei reparti, già sotto pressione per l'afflusso costante di pazienti.Sul posto sono piombati i carabinieri del Nucleo Radiomobile, patrulla sempre in allerta nelle ore notturne per coprire le emergenze urbane.
Gli agenti hanno identificato l'uomo, verificato la sua posizione e proceduto con il fermo. Per lui, accusato di ingiurie e minacce aggravate nei confronti del personale sanitario e delle stesse Gpg che lo avevano bloccato, è scattata la denuncia a piede libero presso la Procura della Repubblica di Napoli.
Non solo: i militari si sono recati presso l'abitazione del 51enne, dove hanno rinvenuto e sequestrato cautelativamente la pistola d'ordinanza, regolarmente detenuta per il suo lavoro di vigilanza privata.
L'episodio riaccende i riflettori sulla vulnerabilità del personale medico, spesso bersaglio di aggressioni verbali o fisiche in un sistema sanitario oberato. Solo negli ultimi mesi, in Campania, si contano decine di casi analoghi, con denunce che puntano a rafforzare le tutele per chi opera in prima linea.
Le indagini proseguono per chiarire eventuali recidive o motivazioni più profonde, ma il messaggio è chiaro: la rabbia dei familiari non può sfociare in violenza. Il Monaldi, contattato per un commento, ha confermato la piena collaborazione con le forze dell'ordine, sottolineando l'impegno costante per la sicurezza interna. Per ora, il 51enne – che non ha rilasciato dichiarazioni – attende di sapere se la procura disporrà misure più restrittive. Una notte che, speriamo, serva da monito per tutti.