Napoli – Un altro pomeriggio di violenza che ha per teatro una scuola napoletana. Oggi, nel primo pomeriggio, i carabinieri della Compagnia Napoli Centro sono dovuti intervenire d'urgenza all'esterno dell'istituto superiore 'Alfonso Casanova' in via San Sebastiano, nella zona dei Decumani, cuore del centro antico della città, dove un ragazzo di soli 15 anni è rimasto ferito in un'aggressione.
La dinamica dell'aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane studente è stato avvicinato e circondato da un gruppo di coetanei poco dopo aver varcato il cancello della scuola, nel momento in cui gli studenti si disperdevano per tornare a casa.
La lite sarebbe scoppiata per motivi ancora del tutto da accertare dagli investigatori, ma in pochi istanti la tensione è degenerata.
Durante l'accesa discussione, uno degli aggressori ha estratto un coltello e ha colpito ripetutamente il 15enne al fianco. Il ferito, fortunatamente, dopo essere stato soccorso tempestivamente e trasportato in ospedale, non è risultato in pericolo di vita.
I medici del Pronto Soccorso che lo hanno visitato gli hanno però riscontrato lesioni tali da prescrivere 10 giorni di prognosi.Potrebbe interessarti
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Un fenomeno preoccupante e ricorrente
Questo ennesimo episodio di violenza giovanile riaccende i riflettori su un fenomeno purtroppo non isolato nell'area napoletana. Sempre più frequentemente, le istituzioni scolastiche di Napoli e provincia si trasformano in scenari di bullismo, risse e aggressioni armate, che vedono minori sia come vittime che come carnefici.
Solo nelle scorse settimane, altri istituti della città sono stati teatro di scontri tra studenti, furti e episodi di intimidazione, suscitando viva preoccupazione nelle famiglie e nel corpo docente, e portando a numerosi appelli alle istituzioni per un potenziamento dei controlli nelle aree limitrofe alle scuole.
Le indagini in corso
militari dell'Arma, al momento, stanno setacciando la zona per raccogliere eventuali testimonianze e acquisire le riprese video delle telecamere di sorveglianza private e del sistema di videosorveglianza pubblico, per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e risalire all'identità di tutti i membri del gruppo di aggressori.
Le indagini, coordinate dalla Procura minorile, procedono a ritmo serrato per individuare e rintracciare i responsabili, mentre la scuola e la comunità si interrogano, ancora una volta, su come porre un argine a una spirale di violenza che sembra non arrestarsi.
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