Cronaca Napoli

Monaldi, boom di trapianti di cuore: nel 2025 crescita del 50% grazie al nuovo modello organizzativo

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Un cuore nuovo per Franca e un nuovo traguardo per il Monaldi. L’ospedale napoletano, punto di riferimento nazionale per la cardiochirurgia, continua a crescere nel campo dei trapianti di cuore e si prepara a chiudere il 2025 con un incremento stimato del 50% rispetto all’anno precedente. L’ultimo intervento, eseguito dall’équipe del cardiochirurgo Claudio Marra, direttore della Cardiochirurgia Generale e dei Trapianti, è perfettamente riuscito: la paziente, in via di dimissione, è solo l’ultima testimonianza del successo di un modello sanitario fondato su sinergia e innovazione.

Con 19 trapianti già effettuati dall’inizio dell’anno — contro i 20 di tutto il 2024 — il Monaldi consolida la sua posizione tra i centri di eccellenza italiani. Un risultato frutto della riorganizzazione voluta dalla direttrice generale Anna Iervolino, che ha abbandonato il modello tradizionale incentrato sul singolo specialista per abbracciare una struttura integrata, dove cardiochirurghi, cardiologi, infettivologi, anestesisti e farmacisti lavorano insieme lungo l’intero percorso del paziente.

L’obiettivo è chiaro: mettere la persona al centro e trasformare il trapianto in un cammino condiviso. Dal pre-operatorio al follow-up, ogni fase è seguita da un’équipe multidisciplinare che accompagna il paziente fino al pieno recupero. Tra le punte di diamante del Monaldi spicca il servizio di Aferetica, diretto da Maria Mottola, che utilizza la fotoferesi, un trattamento capace di ridurre il rischio di rigetto e limitare l’uso dei farmaci immunosoppressori.

Ma la forza del Monaldi non è solo tecnologica: è anche umana. “I risultati che stiamo ottenendo sono il frutto di un vero gioco di squadra – sottolinea la direttrice Anna Iervolino –. Ogni trapianto è il risultato della collaborazione tra medici, infermieri e tecnici che lavorano con un unico obiettivo: restituire la vita a chi la stava perdendo.”

Il caso di Franca si intreccia con il Transplant Procurement Management (TPM) Campania, l’evento in corso a Salerno che riunisce esperti da tutta Italia per discutere di nuove strategie nella donazione e nei trapianti

. Tra i temi principali, la donazione a cuore fermo (DCD), attiva in Campania da giugno e destinata a rivoluzionare le liste d’attesa.

“La DCD è una svolta concreta – spiega Pierino Di Silverio, coordinatore del Centro Regionale Trapianti – perché amplia le possibilità di donazione e cura, rendendo più vicina la speranza per tanti pazienti in attesa”. Dal successo del Monaldi al dialogo del TPM, la Campania dimostra di saper fare rete, innovare e costruire un futuro in cui la parola “cuore” torna ad avere il suo significato più profondo: vita.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 - 13:46 - Vincenzo Scarpa

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  • L’articolo spiega bene la crescita dell’ospedale Monaldi, ma ci sono tanti fattori che influiscono su trapianti di cuore. E’ importante anche considerare la preparazione dei medici e l’educazione dei pazienti per aumentare i successi.

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Vincenzo Scarpa