
È considerato il più grande sequestro di droga effettuato in provincia di Avellino negli ultimi vent’anni. I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino hanno arrestato un uomo italiano, sorpreso in flagranza di reato con un carico di stupefacenti destinato – secondo gli investigatori – al mercato campano e potenzialmente anche all’area napoletana, dove le organizzazioni criminali della camorra gestiscono le principali piazze di spaccio.
Tutto è partito da un controllo di routine. Una pattuglia delle Fiamme Gialle, impegnata in un servizio di prevenzione del traffico di droga, ha notato un uomo che si aggirava con fare sospetto nel centro di Santa Lucia di Serino, piccolo comune alle porte di Avellino. L’uomo stava uscendo dalla propria abitazione con una valigia di iuta, che portava con insolita cautela.
Il fiuto investigativo dei finanzieri ha portato a un immediato controllo: all’interno della valigia c’erano numerosi panetti di sostanza marrone, risultati poi essere hashish, confermati dal test rapido.
Le successive perquisizioni in casa hanno fatto emergere un vero e proprio magazzino della droga: oltre 300 chili di stupefacenti tra hashish, cocaina e metanfetamina, materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.
Un sequestro “industriale” che, secondo le prime stime, avrebbe potuto alimentare centinaia di piazze di spaccio tra Avellino, Napoli e provincia. L’operazione, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino, si inserisce in un’indagine più ampia finalizzata a colpire le reti di rifornimento del traffico di droga nel territorio irpino, tradizionalmente collegato ai canali gestiti dai clan dell’hinterland napoletano.
Il valore della droga: quanto avrebbe fruttato ai clan
Gli oltre 300 chili di stupefacente sequestrati rappresentano un valore economico enorme, se immessi sul mercato al dettaglio.
Sulla base delle quotazioni medie al consumo nelle piazze campane:
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Cocaina: circa 45.000 euro al chilo sul mercato medio all’ingrosso, ma al dettaglio può superare i 70.000 euro (70 euro al grammo).
Metanfetamina (crystal): intorno ai 25.000 euro al chilo, con rivendita a 50–60 euro al grammo.
Se si ipotizza una suddivisione indicativa del sequestro — 200 kg di hashish, 80 kg di cocaina e 20 kg di metanfetamina — il valore complessivo potenziale sarebbe:
Tipo di droga Quantità stimata Valore medio al dettaglio Totale stimato
Hashish 200 kg 8.000 €/kg 1,6 milioni €
Cocaina 80 kg 70.000 €/kg 5,6 milioni €
Metanfetamina 20 kg 50.000 €/kg 1 milione €
Totale potenziale – – 8,2 milioni di euro
Una cifra che rende bene la portata dell’operazione: oltre 8 milioni di euro di droga tolti dal mercato, equivalenti a migliaia di dosi e settimane di guadagni per le organizzazioni criminali che gestiscono lo spaccio.
L’ombra dei clan e il legame con Napoli
Sebbene l’uomo arrestato non risulti legato direttamente a famiglie camorristiche, gli investigatori ritengono che un quantitativo simile non potesse essere destinato al mercato locale. Le indagini puntano quindi a chiarire se il carico rappresentasse un “deposito di passaggio” per conto di gruppi criminali dell’area partenopea, interessati a rifornire le piazze di spaccio di Secondigliano, Scampia e San Giovanni a Teduccio.
Un filone che apre scenari significativi: la provincia di Avellino, da tempo considerata un territorio tranquillo, si conferma snodo logistico per il traffico di stupefacenti, una “zona cuscinetto” tra le rotte dell’Adriatico e i grandi mercati della droga napoletani.
















































































Commenti (1)
L’articolo parlato di un sequestro di droga molto grande, ma non capisco come sia potuto succedere in un posto cosi tranquillo come Avellino. Gli investigatori devono fare piu controlli per prevenire queste situazioni.