Maxi incendio a Ponticelli: allarme nube tossica

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Napoli – Paura e apprensione nel quartiere Ponticelli, a Napoli Est, dove un incendio di vaste proporzioni è divampato in un capannone industriale.

L'allarme è scattato intorno alle 21:50. Le fiamme hanno aggredito una struttura in via Principe di Napoli, risultata essere il deposito "Martinelli", un noto rivenditore di ricambi per autoveicoli.

In pochi minuti, una densa colonna di fumo nero si è levata dall'edificio, visibile a chilometri di distanza, spinta dal vento verso le aree residenziali. La natura del materiale stoccato – plastiche, oli, pneumatici e altri componenti meccanici – ha immediatamente destato forte preoccupazione per la potenziale tossicità dei fumi.

Su segnalazione al 112, sul posto sono intervenute tempestivamente numerose squadre dei Vigili del Fuoco, supportate dalle pattuglie dei Carabinieri della Stazione di Barra e del Nucleo Radiomobile del Gruppo di Napoli.

Mentre i pompieri hanno iniziato le complesse operazioni di spegnimento per circoscrivere il rogo ed evitare che si propagasse ad altre strutture, le forze dell'ordine hanno isolato l'area.

L'appello ai cittadini a scopo precauzionale, le autorità hanno diramato un invito urgente ai cittadini residenti nelle zone limitrofe: "Tenete chiuse finestre e balconi e limitate gli spostamenti". L'obiettivo è impedire ai fumi potenzialmente nocivi di saturare le abitazioni.

Il monitoraggio ambientale L'intervento andrà avanti per ore. Una volta domate le fiamme e messa in sicurezza l'area, interverranno i tecnici dell'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).

Sarà compito loro installare le centraline di monitoraggio per analizzare la qualità dell'aria e rilevare l'eventuale presenza di diossine o altri agenti inquinanti rilasciati dalla combustione.

Al momento non si segnalano feriti o intossicati. Sono in corso i primi accertamenti per stabilire l'origine del rogo; nessuna pista è esclusa.

 
Maxi incendio a Ponticelli: allarme nube tossica
Articolo pubblicato il 20 Ottobre 2025 - 22:59 - Rosaria Federico
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Rosaria Federico