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Manfredi: “Mi ricandido a sindaco di Napoli. Non voglio lasciare il lavoro a metà”

Il primo cittadino rilancia: “Napoli ha ancora bisogno di molto. La politica torni a occuparsi delle persone, non solo di battaglie ideali”
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Napoli— “La mia intenzione oggi è continuare a fare il sindaco di Napoli e completare il lavoro messo in campo. La città ha ancora bisogno di molto, e non voglio lasciare il lavoro a metà”.

Con queste parole, pronunciate durante l’evento di Repubblica “L’alfabeto del futuro” alle Gallerie d’Italia, Gaetano Manfredi ha di fatto sciolto ogni riserva sulla sua ricandidatura alla guida del Comune di Napoli, a un anno dalla scadenza del suo mandato.

L’ex rettore della Federico II e attuale presidente nazionale dell’Anci, ha spiegato che la sua priorità resta “fare il massimo per Napoli”, sottolineando l’importanza di una politica radicata nei territori e non concentrata solo sulle grandi narrazioni ideologiche.

“I sindaci — ha detto — svolgono un ruolo fondamentale perché ogni giorno si confrontano con i problemi reali dei cittadini. Una nuova proposta progressista nazionale deve partire dalla cura delle persone, non solo da battaglie ideali. Se indeboliamo i servizi pubblici, indeboliamo la democrazia”.

“Più unità nel centrosinistra: l’astensionismo è il vero avversario”
Durante il confronto pubblico, Manfredi ha affrontato anche il tema della tenuta del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali in Campania, che vedranno in campo Roberto Fico come candidato unitario e il presidente uscente Vincenzo De Luca ancora figura di riferimento.

“Mi auguro che, dopo l’incontro, ci sia maggiore serenità nell’affrontare la campagna elettorale.

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Tutti i momenti di cambiamento sono complessi, ma serve compattezza in una regione dove il centrosinistra è forte, governa da dieci anni e si propone per continuare”.
Manfredi ha poi lanciato un monito: “Le sfide oggi sono due: una contro il centrodestra e una contro l’astensionismo, che è il vero vincitore delle ultime elezioni. Una democrazia in cui la gente non va a votare è una democrazia debole”.

(h3)“In politica servono generosità e meno personalismi”

Il sindaco di Napoli ha invitato a un cambio di passo nel modo di intendere la militanza politica: “Ci vuole più generosità, perché la politica è servizio. Bisogna sapersi spogliare della propria persona e mettersi al servizio dell’interesse collettivo. Non dobbiamo avere nemici, ma avversari: se facciamo una politica dei nemici, finiamo nelle derive trumpiste, dove l’autocrazia prevale sulla democrazia”.

“Scelta irreversibile: il centrosinistra deve restare compatto”

Manfredi ha infine commentato, pur con prudenza, il dibattito interno al Movimento 5 Stelle dopo le recenti elezioni regionali, ribadendo la necessità di un’alleanza solida nel campo progressista:

“Credo che la scelta di un posizionamento chiaro nel centrosinistra sia irreversibile. In un sistema maggioritario, se si vuole incidere bisogna stare da una parte o dall’altra: la terza via è solo testimonianza”.

Il primo cittadino ha concluso sottolineando che il vero nodo politico resta l’elaborazione di un progetto di Paese condiviso:“Più della somma dei partiti, conta la proposta politica: quale idea di Italia vogliamo costruire. E su questo — ha aggiunto — c’è ancora molto lavoro da fare”.

Articolo pubblicato il 16 Ottobre 2025 - 16:20 - A. Carlino

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