Una task-force speciale, fatta di guanti, rastrelli e un obiettivo comune, è scesa in campo questa mattina in quattordici città italiane. Al suo interno, una componente inedita e simbolica: detenuti in permesso premio, affiancati da volontari, per una giornata nazionale di pulizia che unisce il rispetto per l'ambiente al valore del reinserimento sociale.
L'operazione, che coinvolge oltre 300 persone, mobilita detenuti provenienti da 16 istituti penitenziari di mezza Italia, da Torino a Cagliari, da Secondigliano a Locri. L'appuntamento tocca luoghi pubblici di grande valore come i parchi di Varese, le spiagge di Sabaudia e Marina di Massa, e le aree urbane di città come Padova, Prato, Teramo e Reggio Calabria.
Questa mobilitazione rappresenta una nuova tappa del percorso avviato tre anni fa tra l'associazione ambientalista Plastic Free Onlus e Seconda Chance, realtà impegnata nel reinserimento dei detenuti.Potrebbe interessarti
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"Dopo i risultati straordinari di maggio, abbiamo deciso di rimetterci subito in moto", spiega Flavia Filippi, presidente e fondatrice di Seconda Chance. "Queste giornate non sono semplici azioni di pulizia, ma esperienze di comunità. Detenuti, volontari, educatori e cittadini si ritrovano insieme a condividere gesti concreti di rispetto e solidarietà. È così che il reinserimento diventa reale: attraverso la fiducia, la partecipazione e l'impegno condiviso".
Un modello che dimostra come la giustizia possa intrecciarsi con l'impegno civico, trasformando un'attività di utilità collettiva in una potente occasione di riscatto personale. L'obiettivo, condiviso da tutti i partner del progetto, rimane quello di costruire non solo un ambiente più pulito, ma anche comunità più solidali e inclusive, dove un gesto semplice come raccogliere un rifiuto può aiutare a ricucire il tessuto sociale.





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