Afragola 40 bossoli esplolsi in via Traversa Murillo Fatigati.
. La guerra di camorra per il controllo criminale, innescata dal vuoto di potere lasciato dalla detenzione dei clan storici, si è infiammata drammaticamente nelle ultime ore, trasformando le strade della città in un vero e proprio "Far West".
A meno di venti ore dal cruento agguato davanti a un bar in via Sportiglione, che ha lasciato tre giovani sull'asfalto feriti da colpi d'arma da fuoco, stanotte i Carabinieri della Compagnia di Casoria sono intervenuti d'urgenza in Traversa Murillo Fatigati.
Qui, in quello che appare un chiaro gesto di sfida e intimidazione, ignoti hanno scaricato una raffica di proiettili contro le pareti esterne di un'abitazione. L'allarme è scattato per l'esplosione di numerosi colpi.
Sebbene non si registrino feriti, la scena che si è presentata ai militari è stata impressionante: sono stati repertati ben quaranta bossoli di vario calibro, un arsenale di indizi che testimonia l'escalation della violenza.
Gli inquirenti non escludono un legame diretto tra l'azione di stanotte e l'agguato avvenuto la sera precedente, poco prima della mezzanotte, nei pressi della Caffetteria del Parco di via Sportiglione. In quell'occasione, un commando giunto a bordo di due utilitarie aveva esploso almeno quindici colpi di pistola – tutti da un'unica arma – mirando ad altezza uomo e con l'evidente intenzione di uccidere.
I proiettili avevano raggiunto tre giovani: Nicola Bassolino, 18 anni, colpito alla spalla destra; Antonio Patriciello, 28 anni, ferito all'addome; e Federico Moccia, 18 anni, raggiunto al collo. Bassolino e Patriciello risultano già noti alle forze dell'ordine, mentre Moccia è incensurato. I primi due sono stati trasportati all’ospedale Cardarelli di Napoli, il terzo al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.
Le indagini, coordinate dalla Procura e con il supporto della Dda di Napoli, procedono a ritmo serrato. I Carabinieri della stazione di Afragola, agli ordini del luogotenente Raimondo Semprevivo, e i militari del nucleo radiomobile di Casoria stanno cercando di districare una dinamica che, al momento, appare estremamente complessa.
Sul luogo del primo agguato sono stati trovati numerosi bossoli e ogive conficcate nei pilastri dell’edificio. L'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza urbana e le audizioni dei testimoni – che avrebbero fornito versioni frammentarie – sono al centro degli sforzi investigativi.
Nonostante il massimo riserbo dei magistrati, l'ipotesi più accreditata resta quella di un regolamento di conti tra gruppi criminali emergenti, che tentano di imporsi sul territorio approfittando della debolezza dello storico clan Moccia, la cui influenza è ormai considerata un'ombra sbiadita del passato. L'alto numero di bossoli repertati in Traversa Murillo Fatigati è un segnale sinistro e inequivocabile: la sfida è aperta e violenta.