Ercolano, cinque arresti per tentato omicidio
Ercolano– Una faida per il controllo del lucroso traffico di droga nel cuore di Ercolano, e in particolare nel centro storico, sarebbe il movente dietro il tentato omicidio di Claudio Scognamiglio. Le indagini lampo dei Carabinieri hanno portato a una svolta decisiva, culminata con l'arresto di cinque persone.
Il provvedimento restrittivo, eseguito ieri con l'accusa di tentato omicidio, porto di armi e spari in luogo pubblico, ha raggiunto Emanuele Russo, Michele Pio Estilio, Remigio D’Antonio, Giuseppe Colantuono e Aniello Estilio. I cinque sarebbero gli esecutori e i mandanti del cruento agguato avvenuto lo scorso 27 aprile, in cui Scognamiglio fu gravemente ferito, ma scampò miracolosamente alla morte.
L'attacco armato non è stato un episodio isolato, ma l'apice di un'escalation che vedrebbe contrapposti il gruppo di Scognamiglio e il clan degli Estilio. Prima del tentato omicidio, la tensione si era già manifestata in due episodi violenti:
L'incendio dell'auto di Claudio Scognamiglio, un chiaro avvertimento intimidatorio.
Una lite tra le due famiglie per questioni futili legate all'ambiente scolastico, che nascondeva in realtà la crescente animosità criminale.
Un elemento cruciale emerso dalle indagini riguarda uno degli arrestati, Michele Pio Estilio. Già sottoposto all'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria per un precedente procedimento , Estilio aveva richiesto in modo anomalo di firmare presso il commissariato di Portici, in via Salute, anziché dai Carabinieri di Ercolano
. Il motivo, emerso solo ora, è agghiacciante: Estilio intendeva evitare la caserma di Ercolano perché adiacente all'abitazione della famiglia Scognamiglio. Un dettaglio che sottolinea la consapevolezza della faida in corso e la volontà di evitare incontri ravvicinati con la vittima designata.
Michele Pio Estilio era stato già arrestato nel maggio precedente, quando fu sorpreso in possesso di droga e tentò di disfarsene lanciandola dalla finestra, un'ulteriore prova del suo coinvolgimento nel traffico di stupefacenti che ha innescato la guerra.
L'operazione dei Carabinieri ha interrotto il piano omicida del gruppo e ha inferto un duro colpo ai tentativi di ridefinire gli equilibri criminali di Ercolano. I cinque arrestati sono ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
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Questa situazion è molto complessa e mostra come la criminalità stia aumentando in certi zone. Le indagini dei Carabinieri sono state rapide, ma ci si deve chiedere se questo basterà per fermare la violenza. È allarmante.