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Discarica abusiva nel cuore di Maddaloni: "deposito" di veleni in un cortile condominiale

Denunciato un 38enne con Ape Car contraffatta
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Maddaloni  – Un cortile condominiale trasformato in discarica a cielo aperto, con cumuli di rifiuti edili, plastiche e metalli tossici accatastati sulla nuda terra: è questa l'amara scoperta fatta ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Maddaloni, nel pieno centro urbano della cittadina casertana.

L'operazione, parte di un servizio mirato contro lo sversamento illecito di rifiuti, ha portato alla denuncia in stato di libertà di un 38enne del posto, già noto alle cronache giudiziarie per precedenti illeciti. L'uomo, che operava come "raccoglitore" abusivo, utilizzava due Ape Car – uno con telaio falsificato – per trasportare e nascondere i materiali pericolosi, configurando un vero e proprio business sommerso che minaccia la salute pubblica e l'ambiente.

I fatti si sono consumati nel tardo pomeriggio di lunedì 13 ottobre, quando una pattuglia dei militari, insospettita da segnalazioni anonime di odori nauseabondi e movimenti sospetti, ha fatto irruzione in un cortile condominiale

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L'area, di circa 20 metri quadrati, era un caos tossico: 300 chilogrammi di scarti speciali, tra residui di cantieri edili, componenti meccaniche dismesse e frammenti plastici e metallici, erano stati scaricati senza alcuna barriera o trattamento. "Un rischio immediato per i residenti, soprattutto per i bambini che giocano lì vicino", ha commentato un condomino, contattato dal nostro cronista sul posto, che ha descritto scene di indignazione tra i vicini: "Pensavamo fosse solo un po' di sporcizia, ma era una bomba ecologica".

Gli accertamenti lampo dei Carabinieri hanno ricostruito il meccanismo illecito: l'indagato, un meccanico locale con un passato di piccoli reati, raccoglieva i rifiuti da cantieri e officine private, offrendo un servizio "low-cost" per aggirare i costi di smaltimento legale.

I due veicoli a tre ruote, rinvenuti sul posto, sono stati sequestrati penalmente: uno dei due, in particolare, montava un telaio contraffatto, un'aggravante che potrebbe costare caro all'uomo, già gravato da accuse di gestione abusiva di rifiuti e falsificazione.

L'intera area è stata posta sotto sigillo, affidata in custodia giudiziale allo stesso denunciato, in attesa delle decisioni della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha avviato un fascicolo per reati ambientali.

Non è la prima volta che Maddaloni finisce sotto i riflettori per abusi sul ciclo dei rifiuti. La cittadina, incastonata tra le colline casertane e a due passi dall'autostrada A1, è da decenni crocevia di traffici illeciti, eredità della crisi rifiuti campana degli anni 2000. Solo nel 2024, la Campania ha registrato 6.104 reati ambientali, con un balzo del 23% rispetto all'anno precedente, e Napoli come provincia capofila con oltre 23mila illeciti negli ultimi 15 anni.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 - 11:51 - A. Carlino

Commenti (1)

E’ veramente incredibbile come la situazzione dei rifiuti in questo cortile sia potuta arrivare a tale punto. Le autorità dovrebbero intervenire prima che succeda qualcosa di grave, perche’ la salute delle persone e dei bambini è molto importante e non va sottovalutata.

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