Napoli – "Quest'anno arriverà finalmente il primo treno nuovo per la linea Napoli-Sorrento". Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di un incontro a Cercola, ponendo una scadenza precisa a un'annosa questione che attanaglia il trasporto pubblico regionale.
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Un passaggio cruciale, quello della Circumvesuviana, che lo stesso governatore non ha esitato a definire "l'unico punto di criticità rimasto nell'amministrazione pubblica campana".
La Roadmap e il "Piano-Rescue" della Circumvesuviana
De Luca ha tracciato una timeline precisa per il rinnovo del parco rotabile: il primo dei 56 treni nuovi sarà consegnato entro la fine del 2025, mentre l'intera flotta, composta da 56 convogli, sarà collaudata e messa in servizio entro il 2026. Un intervento presentato come l'ultimo, fondamentale tassello di un'opera di risanamento che ha interessato l'intero sistema di mobilità regionale.
In una sorta di bilancio in difesa della sua azione di governo, il presidente ha ricordato la situazione ereditata dieci anni fa: "Ricordo che l'azienda Eav aveva 700 milioni di euro di debiti e 15 cantieri chiusi per nessun investimento quando siamo arrivati al governo della Regione".
A fronte di quel quadro, De Luca ha contrapposto i numeri degli investimenti successivi: "In questi dieci anni abbiamo acquistato 1500 autobus nuovi, centinaia di treni nuovi e anche su questa linea abbiamo comprato 56 nuovi treni per la rotta Napoli-Sorrento".Potrebbe interessarti
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I ritardi e le criticità superate
Il governatore non ha nascosto i ritardi che hanno caratterizzato la fornitura, spiegandoli con un concatenarsi di eventi avversi. L'accordo per i 56 treni, infatti, risaliva al 2019, ma la sua realizzazione è stata ostacolata prima dalla pandemia di Covid-19 e poi da problemi tecnico-burocratici.
L'aggiudicazione della gara, infatti, era andata a un'azienda di Valencia, in Spagna, la quale ha a sua volta subito i contraccolpi di una grave alluvione che ne ha rallentato la produzione.
Un'ulteriore complessità, ha precisato De Luca, è di natura tecnica: "Ricordo che tutto questo accade perché la Circum ha uno scartamento ridotto dei binari e quindi abbiamo dovuto far fare treni su misura, che vanno bene per quella dimensione dei binari", un fattore che ha reso impossibile l'acquisto di convogli standard sul mercato.
L'annuncio si configura quindi come un impegno politico preciso, con cui l'esecutivo regionale punta a chiudere definitivamente la partita del rinnovamento della Circumvesuviana, togliendo un'arma potente all'opposizione e restituendo un servizio essenziale a migliaia di pendolari.
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