Torre del Greco - Un inseguimento che parte dalle immagini sfocate di una telecamera di sorveglianza e finisce con le manette in una casa di Avellino: è la storia di un furto "su misura" che ha tenuto col fiato sospeso i proprietari di due motocicli premium, rubati in pieno giorno il 7 agosto scorso.
Oggi la Polizia di Stato del Commissariato di Torre del Greco ha chiuso il cerchio, eseguendo un'ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica. Protagonisti negativi: due residenti nel quartiere Ponticelli di Napoli, accusati di aver portato via un Triumph e un Honda SH con la freddezza di chi sa che le strade vesuviane sono un terreno fertile per i colpi facili.
La mattinata di oggi è stata un blitz in due atti. Il primo arrestato, un 30enne con un curriculum di piccoli reati da strada, è stato sorpreso nel suo appartamento a Ponticelli: gli agenti hanno bussato all'alba, e lui ha aperto senza storie
.Potrebbe interessarti
Campagna #NoFakeFood #StopWar: contro guerre e violenze, per un cibo sano e giusto
Neoborbonici napoletani scrivono ai ladri del Louvre: “Restituiteci una parte del bottino di Napoleone”
Pozzuoli, sigarette di contrabbando e botti illegali: arrestato un 26enne di Quarto
Monte di Procida, riprende i lavori nel cantiere sequestrato e aggredisce i Carabinieri: arrestato 57enne
I fatti risalgono a quell'afosa mattina di Ferragosto anticipato, quando il sole batteva impietoso sulle strade costiere. Primo bersaglio: un elegante Triumph parcheggiato in Via Monsignor Felice Romano, a due passi da una pasticceria storica di Torre del Greco, meta quotidiana di operai e turisti in cerca di un cornetto veloce.
I ladri, con guanti e casco integrale, hanno forzato il blocco di accensione in meno di un minuto – un gesto di "violenza sulle cose esposte alla pubblica fede", come recita l'articolo 625 del Codice Penale, che aggrava il reato fino a triplicare la pena.
Pochi chilometri più in là, a Torre Annunziata, tocca all'Honda SH: lasciato incustodito vicino a un lido su Viale Marconi, dove il mare profuma di salsedine e ozio estivo, il mezzo è svanito allo stesso modo, lasciando il proprietario con un pugno di mosche e una denuncia bollente.
Mentre i proprietari dei motocicli – uno, un artigiano locale; l'altro, un bagnino stagionale – tirano un sospiro di sollievo, le indagini non si fermano. La Procura scava per verificare se il duo fosse legato a una rete più ampia di ricettatori, con intercettazioni e pedinamenti già in corso.
Lascia un commento