Cusano Mutri – È una delle sagre più attese e frequentate dell’autunno campano, capace ogni anno di attirare migliaia di visitatori tra gli stand del borgo sannita. Ma dietro il profumo dei funghi e delle castagne, simboli della tradizione locale, la festa di Cusano Mutri nascondeva anche l’altra faccia delle sagre: quella delle violazioni alle norme igieniche e di sicurezza alimentare.
Una task force composta dagli agenti della Squadra Amministrativa della Questura di Benevento, insieme ai medici veterinari e biologi del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, ha effettuato una serie di controlli a tappeto su cucine, banchi gastronomici e stand allestiti nelle vie e nelle piazze del centro storico.
Il bilancio parla chiaro: oltre 60 chili di alimenti sequestrati e multe per circa 5.000 euro.
Irregolarità diffuse e prodotti non tracciabili
Secondo quanto accertato, in diversi esercizi ispezionati sono state rilevate carenze igienico-sanitarie gravi: locali cucina sporchi, assenza di adeguate procedure di sanificazione e ambienti non conformi alle norme di sicurezza.
In alcuni stand, i controlli hanno portato al sequestro di oltre 30 chili di funghi non tracciabili, conservati in dispense senza le necessarie certificazioni sanitarie. Parte dei prodotti non proveniva da coltivazioni autorizzate, e mancavano le etichette obbligatorie previste dalla normativa sulla tracciabilità alimentare.
Gli ispettori hanno inoltre riscontrato irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui l’assenza di estintori e della documentazione richiesta dalle leggi vigenti.Potrebbe interessarti
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Sicurezza alimentare e sagre: una sfida sempre più complessa
Le sagre e le fiere locali rappresentano un motore economico e culturale per molti borghi della Campania, ma gli episodi come quello di Cusano Mutri riportano in primo piano un tema spesso sottovalutato: la tutela della salute pubblica.
La crescente partecipazione di pubblico, unita alla presenza di operatori occasionali e talvolta improvvisati, rende indispensabili controlli serrati da parte delle autorità sanitarie e delle forze dell’ordine.
Negli ultimi anni, operazioni simili sono state condotte anche in altre province – da Avellino a Caserta – dove sono state sequestrate derrate alimentari non conformi e chiusi temporaneamente punti di ristoro per gravi carenze igieniche.
“Non è solo una questione di multe – spiega un ispettore sanitario – ma di prevenzione: un alimento non tracciato può mettere a rischio la salute di centinaia di persone”.
Commercianti onesti e furbi del weekend
La stragrande maggioranza dei commercianti che partecipano a queste fiere lavora nel rispetto delle regole e contribuisce a valorizzare il territorio. Tuttavia, come spesso accade, qualche “furbo” approfitta della folla e del caos organizzativo per piazzare prodotti scadenti o di dubbia provenienza, confidando nella difficoltà dei controlli in tempo reale.
La sagra di Cusano Mutri, con la sua storia e la sua popolarità, resta un simbolo dell’autunno sannita. Ma l’episodio di questi giorni rappresenta un campanello d’allarme: la sicurezza alimentare non è un dettaglio burocratico, ma un pilastro della fiducia tra chi offre e chi consuma.
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