Castellammare – La Juve Stabia, è ufficialmente in amministrazione giudiziaria. Un provvedimento di estrema gravità disposto dalla Procura di Napoli che scoperchia un allarmante scenario: l'intera società, in particolare i settori chiave dei servizi e della sicurezza, era ritenuta "bene strumentale" e sotto il "condizionamento mafioso" del clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia.
L'annuncio è stato dato in conferenza stampa a Napoli, alla presenza del Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, e il Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che ha parlato di una "ombra della camorra" che ha agito nel "silenzio assordante delle altre istituzioni".
La gravità dell'infiltrazione: "Un intero comparto nelle mani della camorra"
L'inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Sergio Ferrigno e dal pm Giuseppe Cimmarotta, ha messo in luce una penetrazione criminale profonda e capillare. Come spiegato dal Procuratore Gratteri, "Un intero comparto dei servizi legati alla Juve Stabia era nelle mani della camorra stabiese. È un intero settore – dai ticket agli steward – che andrà ripensato".
Si tratta del terzo caso in Italia di misura di prevenzione (dopo Foggia e Crotone) su una società di calcio professionistica, un dato che, secondo Melillo, rivela "fenomeni più complessi e articolati" del solo calcio.
La Procura ha evidenziato come il club fosse diventato una "grande vetrina" per il clan, che si fa "pubblicità anche con le squadre di calcio", confermando che "le mafie sono presenti dove c’è potere e soldi".
Security, biglietti e Settore Giovanile: i punti inquinati
I dettagli forniti dalle autorità restituiscono il quadro di un vero e proprio sistema di illegalità interna al club:
Sicurezza e Stewarding: Il questore Maurizio Agricola ha rivelato che un controllo del febbraio 2025 permise di individuare un soggetto legato al clan Imparato tra la sicurezza.Potrebbe interessarti
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Daspo e Curva: I controlli hanno portato a 38 Daspo, 22 dei quali a soggetti interni ai clan D’Alessandro e Imparato. È emerso che gli "store alteravano i dati anagrafici dei daspati per farli entrare allo stadio" e che soggetti legati alla camorra venivano fatti entrare in curva.
Settore Giovanile: L'aspetto più allarmante è l'infiltrazione nel settore giovanile, "infiltrato da clan" per creare un "volano valoriale" per "elementi disvaloriali" e ottenere "consenso sociale" a partire dalla formazione dei minori.
Il prefetto non esclude la possibilità di rinviare alcune gare per riorganizzare i servizi della socità
Il Prefetto Michele di Bari ha parlato di una "azione di bonifica" necessaria per accertare le ripercussioni sul territorio e ha specificato che "non si esclude la possibilità di rinviare qualche gara" in caso di necessità.
L'obiettivo primario, come ha sottolineato la Dna, è il processo di risanamento del club, attraverso un nuovo ridisegno del settore di ticketing e stewarding all'insegna della legalità, al fine di spezzare il legame tra criminalità e sport.
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