Napoli – A Castel Capuano, uno dei simboli della storia giudiziaria partenopea, cambia il presidio di sicurezza. Entro pochi giorni, secondo quanto trapela da fonti interne, gli agenti della Polizia di Stato lasceranno il posto alle guardie giurate private. Una decisione che sta suscitando forti preoccupazioni tra i cittadini della zona di Porta Capuana e tra chi lavora quotidianamente all’interno dell’ex tribunale, oggi sede di importanti uffici statali.
Nel complesso di Castel Capuano, infatti, hanno sede l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, l’Unità tecnica amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UTA) e la Scuola Superiore della Magistratura. Strutture delicate, che trattano quotidianamente fascicoli e documenti sensibili, spesso legati a inchieste sulla criminalità organizzata.
La sostituzione del presidio della Polizia con personale di vigilanza privata – in linea con quanto già avvenuto in altre sedi giudiziarie del distretto della Corte d’Appello di Napoli – desta però più di un dubbio. Le guardie giurate, infatti, non hanno poteri di polizia: in caso di emergenza, possono solo allertare il 112 e attendere l’arrivo di una pattuglia. Un limite che, secondo molti dipendenti, potrebbe rivelarsi fatale in caso di situazioni critiche o di rischio per la sicurezza del personale.
«Non è solo una questione di presidio simbolico – spiega un funzionario che lavora all’interno di Castel Capuano –.Potrebbe interessarti
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La zona di Porta Capuana, tra l’altro, è da tempo considerata una delle aree più delicate del centro storico napoletano, spesso teatro di episodi di microcriminalità e tensioni sociali. La presenza di un presidio delle forze dell’ordine all’interno del complesso monumentale aveva finora contribuito a mantenere un certo equilibrio, fungendo da deterrente anche per l’esterno.
Ora, con la prospettiva di un controllo affidato solo alla vigilanza privata, cresce l’allarme tra i residenti. «Ci sentivamo più sicuri sapendo che dentro Castel Capuano c’erano gli agenti – racconta una commerciante di via Carbonara –. Togliere la Polizia significa indebolire ancora di più una zona già fragile».
Molti chiedono di rivedere la decisione e di mantenere almeno una presenza minima della Polizia di Stato nel palazzo, anche a supporto delle guardie giurate. «Castel Capuano non è un ufficio qualsiasi – sottolineano alcuni dipendenti – ma un edificio che custodisce documenti sensibili e ospita personale dello Stato. Serve una tutela adeguata».
La questione, intanto, è approdata anche sui tavoli sindacali e potrebbe presto arrivare all’attenzione della Prefettura. L’obiettivo, spiegano fonti vicine al dossier, è trovare una soluzione che garantisca la sicurezza del sito senza rinunciare al controllo delle forze dell’ordine in un’area che resta tra le più delicate del centro cittadino.
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