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Caserta, sequestro da oltre 3 milioni di euro a società di San Tammaro: indagine per omesso versamento IVA

La Guardia di Finanza di Caserta ha sequestrato oltre 3 milioni di euro a una società di San Tammaro per omesso versamento dell'IVA.
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Caserta – La Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito un sequestro preventivo per oltre 3 milioni di euro nei confronti di una società con sede a San Tammaro, attiva nel settore del commercio di apparecchi e accessori per impianti idraulici, e del suo rappresentante legale pro tempore, indagato per omesso versamento dell’IVA.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della Repubblica, è stato eseguito dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Capua, nell’ambito di una più ampia strategia di contrasto ai reati economico-finanziari prevista dal Protocollo Investigativo sui reati tributari, siglato tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate di Caserta.

L’indagine e la scoperta dell’evasione

L’inchiesta nasce da una verifica fiscale avviata dall’Agenzia delle Entrate a seguito di un’analisi di rischio mirata.
Dalle attività ispettive è emerso che il rappresentante legale della società avrebbe omesso di versare l’IVA dovuta per l’anno d’imposta 2021, nonostante l’imposta risultasse regolarmente indicata nella dichiarazione annuale.

In base alle indagini preliminari, l’omissione riguarderebbe somme per un totale di oltre 3 milioni di euro, che l’impresa avrebbe dovuto versare entro il 31 dicembre 2022.

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Il sequestro preventivo, disposto su richiesta della Procura, è stato finalizzato a impedire la dispersione o l’alienazione dei beni riconducibili all’indagato, tutelando il credito erariale in attesa della definizione del procedimento penale.

Un bilancio da record per il 2025

Secondo i dati forniti dalla stessa Procura di Santa Maria Capua Vetere, le somme restituite all’Erario grazie ai sequestri patrimoniali disposti nel corso del 2025 in collaborazione con la Guardia di Finanza ammontano a oltre 125 milioni di euro.

Un risultato che conferma l’efficacia del modello di cooperazione tra autorità giudiziaria, forze di polizia economico-finanziaria e Agenzia delle Entrate, in un territorio dove l’evasione fiscale rappresenta una delle principali criticità economiche.

Il caso di San Tammaro si inserisce in un quadro nazionale in cui l’evasione IVA continua a rappresentare una delle maggiori perdite per le casse pubbliche italiane.
Solo nella provincia di Caserta, la Guardia di Finanza ha intensificato nel 2025 i controlli sulle aziende a rischio fiscale, con particolare attenzione ai comparti dell’edilizia, della logistica e della distribuzione di materiali tecnici.

L’obiettivo – sottolineano fonti investigative – è duplice: recuperare risorse sottratte allo Stato e tutelare le imprese oneste, penalizzate da una concorrenza sleale alimentata da chi evade imposte e contributi.

Articolo pubblicato il 10 Ottobre 2025 - 16:48 - A. Carlino
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