Ariano Irpino – Nuovo, ingegnoso tentativo di introdurre sostanze stupefacenti all'interno della Casa Circondariale (C.C.) di Ariano Irpino, sventato grazie alla prontezza e all'intuito della Polizia Penitenziaria. L'episodio, avvenuto nella mattinata di ieri, ha portato all'arresto della sorella di un detenuto.
A darne notizia è stato Sorice Pellegrino Stefano, Responsabile della Segreteria G.A.U. Uilpa Polizia Penitenziaria di Ariano Irpino, che ha evidenziato l'efficacia dei controlli messi in atto nel penitenziario del Tricolle.
La tecnica del doppio fondo e l'ausilio dei cinofili
La donna, recatasi in carcere per il colloquio con il fratello detenuto, aveva con sé una busta di plastica rigida contenente generi di conforto. Ma l'apparente normalità nascondeva un sofisticato stratagemma: le sostanze, presumibilmente hashish e cocaina, erano state abilmente occultate nel doppio fondo della busta.
L'elaborata tecnica di occultamento non è però sfuggita al personale di Polizia Penitenziaria, che ha operato con l'ausilio cruciale dell’unità cinofila proveniente dal Comando di Benevento.Potrebbe interessarti
Carceri come "piazze di smercio": la sfida quotidiana
L’episodio di Ariano Irpino riaccende i riflettori sulla difficile e continua battaglia contro l'introduzione e lo spaccio di droghe nei penitenziari, che spesso si trasformano in vere e proprie "piazze di smercio a cielo chiuso". Questa sfida è resa ancora più ardua dal sovraffollamento e dalla carenza di personale che affliggono il sistema carcerario.
Tuttavia, il successo di operazioni come quella di ieri dimostra che la cooperazione tra le capacità investigative della Polizia Penitenziaria e l'utilizzo delle unità cinofile rappresenta un fattore decisivo. Controlli meticolosi su detenuti e visitatori stanno giocando un ruolo fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata e alla sua infiltrazione nelle carceri campane.
La Uilpa Polizia Penitenziaria ha espresso le sue vive congratulazioni agli Agenti addetti ai colloqui della C.C. di Ariano Irpino e all'Ispettore Coordinatore. Il loro "intuito e operato", che in molteplici occasioni si sono rivelati decisivi, confermano la professionalità di un Corpo destinato a proseguire con fermezza questa metodologia di contrasto.
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