In Campania gli inverni sono miti e le case spesso non sono perfettamente isolate, quindi i costi dell'energia possono essere un po' ballerini. Il termosifone elettrico è una buona alternativa in queste situazioni, vediamo come scegliere il modello giusto e quanto consuma.
Se hai bisogno di scaldare in fretta una stanza, il termosifone elettrico è perfetto. Può essere usato per ampliare gli impianti già presenti, oppure per le stanze che vengono usate a intermittenza. Se, invece, abiti in un condominio ben coibentato puoi anche pensare di usare il termosifone elettrico come prima scelta per il riscaldamento. È molto semplice da usare perché devi solo collegarlo alla corrente e lui inizia a emanare calore. Nell'aspetto è del tutto simile a un termosifone classico, ma sono disponibili molti modelli anche con design particolari.
Costi energetici: elettricità e gas a confronto
I costi negli ultimi anni sono aumentati. L'elettricità per i clienti domestici nei servizi di maggior tutela o nei servizi regolati ha, nel trimestre ottobre-dicembre, una spesa per la materia energia di 0,14572 €/kWh in F1 e 0,14098 €/kWh in F23. Ovviamente, a questi bisogna poi sommare il trasporto, gli oneri e le imposte in bolletta.
Il gas metano, invece, ha un prezzo di riferimento pari a 0,373358 €/Smc, ma nel mercato libero i prezzi variano per offerta. Quindi, il gas resta competitivo per chi usa molte ore di riscaldamento centralizzato, ma l'elettricità è più interessante se si vogliono creare delle zone calde e si pensa di accendere per poco tempo.
Un altro aspetto da considerare è che le città campane monitorano ancora le criticità legate alla qualità dell'aria in alcuni periodi e in determinate aree. Il riscaldamento elettrico in appartamento, non avendo la combustione, evita le emissioni da camino o caldaietta nello spazio domestico.
Quando il termosifone elettrico conviene (e quando no)
Conviene soprattutto se:
- vuoi scaldare una o due stanze alla volta, per periodi brevi (da 30 minuti a 2-3 ore);
- vivi in una casa ben isolata o di metri quadri contenuti (monolocali/bilocali), o vuoi integrare un impianto esistente solo in alcune fasce orarie.
Diventa meno interessante se:
- devi mantenere 20-21 °C in tutta la casa per molte ore ogni giorno durante l'inverno;
- l'immobile è molto disperdente (infissi vecchi, pareti fredde).Potrebbe interessartiLeggi di più sue-NewsCloud mining Open Miner: guadagna un reddito passivo da casa, fino a $ 9.800 al giornoCandolini: un sorso di tradizione che accompagna l’autunnoCure dentali sempre più care: cresce l’esodo dei pazienti campani verso l’esteroWorkface: il nuovo modo di pubblicare offerte di lavoro e trovare subito i candidati giusti
Installazione, gestione e controllo: semplicità che alla fine pesa
Il vantaggio più sottovalutato? Zero opere murarie. In pratica, lo posizioni, lo colleghi e imposti la temperatura. Fine. Per chi vive in affitto o non può mettere mano all'impianto, è spesso la soluzione più rapida. Molti modelli includono:
- termostato digitale e programmazione giornaliera/settimanale;
- modalità eco e rilevamento finestra aperta;
- controllo Wi-Fi con timer e orologio dallo smartphone.
Queste funzioni aiutano a ridurre gli sprechi. Ad esempio, nelle case campane dove la stanza da scaldare cambia nel corso della giornata, puoi decidere degli orari e delle soglie diverse stanza per stanza, così da evitare di riscaldare volumi inutili.
Come scegliere la potenza e dove posizionarlo in casa
Per una stanza ben chiusa da 12-15 m² in Campania, spesso bastano 1-1,5 kW per scaldare in tempi ragionevoli. Gli ambienti più grandi o dispersi richiedono 2 kW e, a volte, anche di più. Meglio preferire i modelli con inertia (olio diatermico o pietra) se vuoi un calore più uniforme, o delle resistenze rapide se cerchi un boost immediato (per scaldare il bagno prima della doccia, ad esempio).
Occhio alle prese e alle linee elettriche. Una presa dedicata in buone condizioni è la base. Evita le prolunghe improvvisate e, se hai dubbi, fai dare un'occhiata a un tecnico.
Per l'acquisto, confronta i prezzi e le caratteristiche. Ci sono piattaforme come Homedealche ti aiutano a orientarti tra i preventivi e i professionisti per l'installazione di soluzioni termiche, quando servono. Tu devi solamente individuare il tipo di servizio di cui hai bisogno, a quel punto puoi confrontare i costi e valutare senza impegno qual è il tecnico esperto migliore per la tua situazione.
Ma una pompa di calore non è meglio?
La pompa di calore è molto efficiente nel mantenere una temperatura costante su più ambienti, soprattutto se l'isolamento è decente. Però richiede installazione, spazi esterni per l'unità e rende meglio se la usi in modo continuativo. Il termosifone elettrico rende in scenari diversi: uso spot, seconde case, bagni, mansarde, studi dove trascorri poche ore.
In diversi contesti italiani, i sistemi ibridi (caldaia + pompa) consumano in un'ora tra i 2 e i 12 kWh elettrici o 0,20-1,25 Smc di gas, a seconda delle condizioni. Sono numeri che ti possono aiutare a capire l'ordine di grandezza dei fabbisogni.
In Campania il riscaldamento è spesso una questione di flessibilità perché le giornate non sono estreme e gli ambienti sono da scaldare a intermittenza. Da questo punto di vista, il termosifone elettrico è una scelta lineare e, soprattutto, controllabile. Cioè paghi e scaldi quando ti serve, senza complicazioni. Se devi tenere caldi molti ambienti per tante ore, allora ha più senso guardare a delle soluzioni impiantistiche continuative, ma per il comfort a richiesta, è difficile trovare qualcosa di più pratico.



 
                                    

 
     



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