Giuseppe Bruscolotti, storico capitano del Napoli e simbolo di un calcio fatto di lealtà e orgoglio, guarda con ottimismo alla stagione degli azzurri. “Non era facile reagire dopo le due batoste di Torino ed Eindhoven – spiega all’Adnkronos – ma la squadra di Conte ha mostrato carattere. Contro l’Inter e il Lecce ho visto un gruppo che lotta, che sa soffrire e che non ha perso la voglia di vincere”.
L’ex difensore, che con la maglia del Napoli ha collezionato oltre 500 presenze e sollevato il primo storico scudetto nel 1987, è convinto che gli azzurri potranno dire la loro fino in fondo. “Penso che anche quest’anno il Napoli possa giocarsi il titolo – afferma –. L’Inter resta la rivale più temibile per la qualità e la profondità della rosa, ma attenzione alla Roma: può essere la vera sorpresa del campionato”.
Bruscolotti non si sottrae nemmeno al tema che in queste ore agita i tifosi partenopei: l’imminente approdo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus. “Non è un tradimento – premette – ma io, personalmente, non ci sarei andato. I fatti parlano da soli. Certi giuramenti si dimenticano in fretta. E poi, con quel tatuaggio del Napoli sul braccio, non sarà facile allenare in bianconero. È grande, colorato… forse dovrà toglierlo”.
Il tono si fa più leggero, ma il messaggio resta chiaro. “Prendiamola a ridere – aggiunge con un sorriso –. Una volta ci si stringeva la mano e bastava la parola. Oggi è tutto diverso, ci sono troppi interessi. Non giudico nessuno, ma chi fa certe scelte deve essere pronto ad assumersene le responsabilità”.
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