Città del Vaticano – "Li iscriviamo nell'albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati". Con questa formula solenne, pronunciata davanti a 70.000 fedeli in una Piazza San Pietro baciata dal sole, Papa Leone XIV ha canonizzato questa mattina sette nuovi santi, tra cui l'italiano Bartolo Longo, fondatore laico del Santuario di Pompei.
Un boato di gioia si è levato dalla piazza, unendosi idealmente a quello proveniente da Pompei, dove migliaia di fedeli hanno seguito la cerimonia in diretta dai maxischermi allestiti nel piazzale del Santuario. "Abbiamo pregato tanto", è stato il commento commosso di molti pellegrini nella città mariana.
La "grande festa della santità"
In una giornata missionaria segnata, però, dalle ombre delle guerre, il Pontefice ha indicato al mondo nuovi esempi di fede. La geografia della santità, ha sottolineato il Papa, è ampia e abbraccia oggi l'intero pianeta.
Insieme a Bartolo Longo, l'Italia festeggia altre due sante: suor Maria Troncatti e suor Vincenza Maria Poloni. Per quest'ultima, originaria di Verona, era presente in piazza anche il sindaco Damiano Tommasi.
Ma la Chiesa ha celebrato anche:Peter To Rot, il primo santo della Papua Nuova Guinea, i cui connazionali erano presenti in piazza con i loro abiti tradizionali.Potrebbe interessarti
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La storia di Bartolo Longo e l'appello per la pace
Per l'Italia era presente la più alta carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Nell'omelia, Papa Leone XIV ha descritto i nuovi santi non come "eroi o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici". Un ritratto che si adatta perfettamente alla figura di Bartolo Longo, la cui vita fu "accidentata": da giovane anticlericale e spiritista a instancabile protettore degli ultimi, dedicando la sua vita agli orfani e ai figli dei carcerati, per i quali costruì l'imponente opera pompeiana.
Il pensiero del Papa è poi andato ai drammi del mondo. All'Angelus, ha lanciato un nuovo, accorato appello per la pace in Terra Santa, Ucraina e Myanmar. "Dio è lì dove l'innocente soffre", ha detto il Pontefice. "Quando siamo crocifissi dal dolore e dalla violenza, dall'odio e dalla guerra, Cristo è già lì, in croce per noi e con noi".
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