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Agitazione della polizia penitenziaria nel carcere di Sant'Angelo dei Lombardi

Il sindacato USPP lancia l'ennesimo grido di allarme sul sovraffollamento
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Avellino – Un grido d'allarme dal cuore dell'Irpinia: la Polizia Penitenziaria è in stato di agitazione nel carcere di Sant'Angelo dei Lombardi, dove il numero di detenuti ha superato di gran lunga la capienza regolamentare, con turni estenuanti per gli agenti e una pressione psicofisica insostenibile.

L'istituto, progettato per ospitare al massimo 124 persone, ne conta attualmente 191, con altri tre in arrivo nei prossimi giorni. Una situazione che il sindacato USPP definisce "una forzatura inaccettabile", chiedendo interventi immediati al Provveditorato per l'Amministrazione Penitenziaria della Campania.

La denuncia arriva in una nota ufficiale dell'Unione Sindacale di Polizia Penitenziaria (USPP), firmata dal presidente nazionale Giuseppe Moretti e dal segretario regionale Ciro Auricchio.

"Il sovraffollamento sta costringendo gli agenti a fare turni massacranti", si legge nel documento, che sottolinea come questa emergenza amplifichi lo stress già accumulato dal personale, "sfiancato da tempo".

Non si tratta solo di numeri: per gli agenti, significa ore di servizio prolungate, turni notturni ravvicinati e una vigilanza costante in condizioni di rischio elevato, con ripercussioni dirette sulla salute mentale e fisica. "Non possiamo più accettare che si pensi di risolvere la carenza di poliziotti con queste modalità", tuonano i sindacalisti, puntando il dito contro una gestione che privilegia l'accoglienza forzata a scapito della sicurezza.

Il carcere di Sant'Angelo dei Lombardi, struttura moderna inaugurata negli anni '90 e nota per essere tra le più all'avanguardia del Sud Italia, non è nuovo a queste criticità.

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Già a maggio 2025, una relazione della Corte dei Conti segnalava 175 detenuti a fronte dei 124 posti disponibili, con un tasso di affollamento del 141%.

La situazione è peggiorata rapidamente: l'aumento di 16 unità in soli cinque mesi riflette un trend nazionale allarmante. In Italia, al 31 gennaio 2025, le carceri contavano 63.167 detenuti, ben 11.800 in eccesso rispetto alla capienza regolamentare, con 70 istituti che superano il 150% di affollamento – ovvero tre persone per ogni due posti letto.

E le conseguenze sono drammatiche: dall'inizio dell'anno, si contano già 56 suicidi in cella, un balzo del 20% rispetto al 2024, spesso legato a condizioni di detenzione degradanti e isolamento forzato.

Nel contesto campano, l'emergenza tocca picchi preoccupanti. A ottobre 2025, la regione registra un sovrappopolamento cronico, con denunce che si susseguono da mesi: dal Garante campano dei detenuti, che accusa il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP) di tentativi di "commissariare" la sanità penitenziaria, rischiando di ledere diritti fondamentali,fino alle proteste dei penalisti irpini, che ad agosto hanno visitato l'istituto per sensibilizzare sull'"emergenza carceraria".

Anche a livello nazionale, il Guardasigilli Nordio ha ammesso la necessità di interventi sulla carcerazione preventiva, pur minimizzando l'indice di sovraffollamento come "di poco superiore" a quello degli anni pre-pandemia.

Ma per chi opera in prima linea, come gli agenti di Sant'Angelo, le parole non bastano: "Abbiamo bisogno di più personale di Polizia Penitenziaria e di risposte urgenti", conclude l'USPP nella sua nota, rivolta direttamente al Provveditore campano.L'agitazione potrebbe avere ripercussioni immediate: turni ridotti o astensioni dal servizio, con potenziali ricadute sulla gestione quotidiana del penitenziario. Intanto, il sindacato annuncia una mobilitazione più ampia, in linea con le proteste che da Rebibbia a Roma denunciano un "fallimento" dei piani anticrisi del governo.

In un Paese dove il sovraffollamento è diventato un "dramma al centesimo catenaccio",la voce dalla piccola struttura irpina riecheggia come monito per l'intero sistema: senza risorse e riforme strutturali, la sicurezza – per agenti e detenuti – resta un miraggio. Il DAP ha 48 ore per rispondere, altrimenti la protesta si allargherà.

Articolo pubblicato il 29 Ottobre 2025 - 09:42 - Federica Annunziata

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