giuseppe guarda
Una domenica segnata dalla tragedia quella di ieri, lungo la Strada Provinciale 331 (ex Statale 158), che collega Raviscanina a Sant’Angelo d’Alife. Poco dopo mezzogiorno, Giuseppe Guarda, 32 anni, originario e residente a Piana di Monte Verna, ha perso la vita in un terribile incidente mentre viaggiava in sella alla sua Ducati.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Piedimonte Matese, il giovane centauro stava percorrendo la strada in direzione Alife quando, giunto all’altezza della località Quattroventi di Raviscanina, avrebbe perso il controllo della moto all’uscita di un’ampia curva. L’impatto con l’asfalto è stato fatale. Inutile l’intervento dei soccorsi del 118: per Giuseppe non c’è stato nulla da fare.
Il tratto di provinciale teatro dell’incidente è noto per la sua pericolosità: un percorso in cui lunghi rettilinei si alternano a curve improvvise e dossi, con un traffico sempre intenso. Non è la prima volta che la zona viene segnalata come critica per la sicurezza dei motociclisti e degli automobilisti.
La notizia della morte di Giuseppe ha scosso profondamente Piana di Monte Verna, il piccolo centro del Casertano dove il giovane viveva ed era molto conosciuto. A farsi portavoce del dolore collettivo è stato il sindaco, Stefano Lombardi, che ha espresso la vicinanza dell’amministrazione e dell’intera cittadinanza alla famiglia:
“Una enorme tragedia scuote la nostra comunità. Certi accadimenti appaiono privi di ogni logica, lasciandoci nello sconforto più totale. Le più alte forme di rispetto e di condivisione del dolore restano il silenzio e la preghiera. Un pensiero commosso alla mamma Caterina, al papà Claudio, al fratello, alla compagna Carmen”.
Il primo cittadino ha inoltre annunciato che domani, in concomitanza con le esequie fissate per l’8 settembre, sarà proclamato il lutto cittadino come segno tangibile di cordoglio e partecipazione.
La morte di un giovane di appena 32 anni lascia un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. La comunità di Piana di Monte Verna si stringe attorno ai familiari, mentre resta aperta la riflessione sulla sicurezza stradale, soprattutto in un territorio che troppo spesso diventa scenario di incidenti mortali.