Nicola Ferraro
Napoli – È tornato libero Nicola Ferraro, imprenditore casertano ed ex consigliere regionale dell’Udeur, arrestato lo scorso 9 settembre nell’ambito di una vasta inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip partenopeo, disponendo la sua scarcerazione.
Secondo l’accusa, Ferraro sarebbe stato al centro di un sistema corruttivo volto a pilotare l’assegnazione di appalti nel settore dei rifiuti in diversi Comuni della Campania e in altre regioni, tra cui la Sicilia.
LaDda lo riteneva capace di condizionare funzionari pubblici e amministratori locali, garantendo voti e appalti per conto del clan dei Casalesi.
Ferraro non è nuovo alle aule di tribunale. In passato ha scontato una condanna per concorso esterno in associazione camorristica, con l’accusa di collusione con il potente clan casertano.
Per i magistrati antimafia, nonostante la pena già espiata, l’imprenditore avrebbe continuato a operare nello stesso solco, mantenendo un ruolo di snodo tra affari, politica e criminalità organizzata.
Il quadro accusatorio, tuttavia, era già stato in parte ridimensionato dallo stesso Gip che, nel settembre scorso, non aveva riconosciuto a carico di Ferraro né l’associazione mafiosa né l’aggravante mafiosa sugli altri reati contestati.
La Procura di Napoli aveva impugnato quella decisione, ma nel frattempo il Riesame ha ribaltato la misura cautelare annullandola del tutto, probabilmente per assenza di gravi indizi di colpevolezza.
Diverso l’esito per l’altro imprenditore coinvolto, Giuseppe Rea, per il quale è stato disposto un alleggerimento della misura: dal carcere ai domiciliari.
Nell’indagine è finito anche Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo (Caserta) e coordinatore provinciale di Forza Italia, arrestato lo scorso 9 settembre e posto ai domiciliari perché ritenuto parte integrante del cosiddetto “sistema Ferraro”.
Anche per lui, tuttavia, è arrivata la scarcerazione. Intanto, nel Comune di Arienzo, la Prefettura di Caserta ha inviato una Commissione d’Accesso per verificare possibili infiltrazioni camorristiche all’interno dell’amministrazione locale.
La vicenda giudiziaria è tutt’altro che chiusa. La Procura antimafia ha già presentato appello contro la decisione del Gip di escludere l’aggravante mafiosa e l’udienza è ancora da fissare. Restano dunque in piedi diversi fronti d’indagine, ma per ora Nicola Ferraro, assistito dagli avvocati Mario Griffo e Giuseppe Stellato, è tornato in libertà.
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è interessante vedere come certi casi di giustizia si risolvono, ma non capisco come un imprenditore con un passato del genere possa tornare libero cosi facilmente. La gente merita più chiarezza su questi processi legali e le decisioni dei giudici.