Massimo Coppola e Raffaele Guida il "sensitivo"
Sorrento - La Tangentopoli sorrentina continua a produrre scosse giudiziarie e colpi di scena. Questa volta a raccontare un retroscena inquietante è Raffaele Guida, il cartomante conosciuto come “Lello il sensitivo”, finito al centro dell’inchiesta che ha travolto l’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e un gruppo di imprenditori della penisola.
Guida, oggi ai domiciliari fuori regione, ha riferito ai magistrati un episodio che segna un salto di qualità nelle pressioni subite: "Ero in carcere da un paio di giorni – ha raccontato – quando, rientrando dalla doccia, ho trovato sotto il cuscino del letto un foglio di carta igienica. Sopra c’era scritto: “Fatti i fatti tuoi, se no muori”.
Un messaggio dal sapore camorristico, che apre nuovi interrogativi per la Procura di Torre Annunziata, titolare dell’inchiesta insieme alla Guardia di Finanza. Gli inquirenti stanno ora vagliando le presenze in carcere nello stesso periodo della detenzione di Guida, nel tentativo di capire chi potesse avere interesse a zittirlo. Lo sguardo si allarga inevitabilmente ai rapporti tra imprenditori locali, appalti comunali e figure finite o potenzialmente destinatarie di contestazioni giudiziarie.
L’inchiesta nasce da una relazione che inizialmente sembrava innocua: quella tra il sindaco e il suo cartomante di fiducia. "Coppola mi pagava per ogni seduta – ha ricordato Guida davanti al gip di Torre Annunziata, Emanuela Cozzoritorto –. Si fidava ciecamente di me. Gli predissi un futuro brillante, una carriera politica importante".
La realtà, però, si è presto rivelata molto più terrena: mazzette sugli appalti pubblici per almeno 300mila euro. Guida, assistito dall’avvocato Valerio Stravino, ha messo a verbale le prime ammissioni già il 12 agosto scorso, confermando l’esistenza di un modus operandi consolidato. "Funziona così, non solo qua ma dappertutto – mi disse Coppola –. Gli imprenditori devono pagare".
Negli interrogatori, Guida ha raccontato come il sindaco chiedesse la sua “percentuale” anche su operazioni legate all’emergenza Covid, come la fornitura di mascherine. E ha spiegato il meccanismo delle gare truccate: "Si contattavano uno, due, tre, quattro, cinque imprenditori. Coppola diceva che bisognava puntare su più cavalli per avere il risultato".
Parole che trovano riscontro in altri elementi d’indagine: nel maggio scorso la Finanza sequestrò a casa del sensitivo 167mila euro in contanti, mentre a dicembre 2024 Coppola fu sorpreso con 15mila euro nascosti dentro un panettone. Pochi mesi prima, l’arresto in flagranza del sindaco in un ristorante della Costiera: con un suo collaboratore aveva appena intascato seimila euro.
Alla domanda della giudice sul guadagno complessivo, Guida ha stimato: "Intorno ai 300mila euro, 150 a testa".
Dai verbali emergono dettagli da manuale della corruzione. Coppola avrebbe consegnato al cartomante delle schede telefoniche da inserire nei cellulari Brondi, soprannominati “canarini”, per sfuggire a eventuali intercettazioni. E ancora: le liste degli imprenditori, evidenziate con due colori diversi, per distinguere i “cavalli” su cui puntare nelle gare.
Un linguaggio cifrato, un sistema strutturato, che – secondo gli inquirenti – va oltre i confini della penisola sorrentina.
L’inchiesta coordinata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal pm Giuliano Schioppi ha già prodotto più di un terremoto. Coppola, difeso dagli avvocati Bruno La Rosa e Giovanni Pane, ha risposto alle domande dei magistrati in quattro interrogatori, ottenendo i domiciliari. Anche Guida, dopo aver pianto davanti al gip chiedendo scusa ai familiari, si è dimostrato collaborativo.
Il quadro che emerge è quello di un sistema fragile, pronto a collassare sotto il peso delle rivelazioni dei protagonisti. E il biglietto minatorio trovato in carcere da “Lello il sensitivo” sembra la spia di interessi più ampi, di mani esterne che potrebbero avere avuto un ruolo nel silenziare chi conosceva troppo.
Ora la Procura vuole capire chi c’è dietro quel messaggio. Perché, come ammettono gli investigatori, da quel foglietto di carta igienica potrebbe dipendere l’apertura di un nuovo filone, destinato a scavare ancora più a fondo nei segreti della Tangentopoli sorrentina.
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L'articolo presenta una situazion molto complessa e inquietante. Le parole di Guida mettono in luce aspetti che potremmo non conoscerre. È importante che la giustizia faccia il suo corso per capire davvero che cosa stia succedendo a Sorrento.