Napoli – È stata una giornata cruciale per il processo sulla strage di Ercolano, con il GIP del Tribunale penale di Napoli che ha ammesso la costituzione di tutte e dodici le parti civili. La decisione apre ufficialmente il procedimento a carico di Pasquale Punzo, Vincenzo D’Anna e Raffaele Boccia, accusati del triplice omicidio.
La seduta di oggi, come previsto, è stata teatro di accese discussioni legali. La difesa di Punzo e D’Angelo, in particolare, aveva sollevato una decisa obiezione sulla legittimità della costituzione di parte civile per i familiari di Samuel Tafciu, la vittima di 18 anni, e della sua compagna Rosita Giorgetti e della loro figlia, una bambina di appena un anno e tre mesi. La motivazione addotta era la presunta mancanza di una documentazione ufficiale che attestasse il legame di filiazione.
Tuttavia, il Giudice per le indagini preliminari ha rigettato la loro opposizione, accogliendo in pieno la tesi dell'avvocato Massimo Viscusi, difensore delle vittime. Già durante la fase investigativa, Viscusi aveva ottenuto l'autorizzazione per un test di paternità, che ha definitivamente confermato il legame biologico tra Samuel e la piccola.
A dimostrazione della loro convivenza, inoltre, è stata acquisita documentazione ufficiale rilasciata dal Comune di residenza. Anche l'opposizione alla costituzione di parte civile della sorellastra di Rosita Giorgetti, Luisa Cappai, è stata respinta.
Pure l'imputato Raffaele Boccia, attraverso i suoi avvocati, si era opposto alla costituzione delle parti civili, sostenendo di non essere imputato per il reato di omicidio.Potrebbe interessarti
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Il processo proseguirà ora con i riti alternativi. È stato autorizzato il rito abbreviato secco per Punzo e D’Angelo, mentre per Boccia è stato ammesso il rito abbreviato "condizionato" all'acquisizione di una consulenza tecnica. Le discussioni inizieranno il 30 ottobre con la requisitoria del Pubblico Ministero.
La tragedia, che risale al 18 novembre 2024, ha scosso profondamente l'intera comunità di Ercolano. Le vittime, Sara e Aurora Esposito, gemelle di 26 anni, e Samuel Tafciu, 18 anni, morirono in seguito all'esplosione di un laboratorio clandestino di fuochi d'artificio.
I tre, come è emerso dalle indagini, lavoravano in nero e percepivano una paga misera per turni estenuanti e in condizioni di totale insicurezza. La Procura di Napoli ha ipotizzato il reato di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, sottolineando come gli imputati fossero consapevoli dei rischi a cui esponevano i lavoratori.
per le parti civili si sono costituiti gli avvocati Massimo Viscusi, Nicoletta Verlezza, Angelo Melone, Alessandra Cassandra, Francesco Pepe e Ferdinando Letizia.







Commenti (2)
Non so se sia giusto opporsi alla costituzione delle parti civili, perche le vittime meritano giustizia. Ma ci sono molte cose da considerare e le leggi a volte non sono chiare, vedremo come andrà a finire.
La questione della costituzione delle parti civili sembra molto complicata e ci sono molte discussioni legali. È importante che la verità emerga, ma i procedimenti legali possono essere lunghi e confusi. Speriamo che si faccia giustizia.