Caserta – Non sarà una semplice manutenzione, ma una vera e propria rinascita. Lo Stadio del Nuoto di Caserta, chiuso al pubblico e agli atleti dallo scorso aprile per gravi problemi di sicurezza, si appresta a vivere un profondo restyling che ne cambierà volto e funzionalità.
I tecnici della Provincia hanno già messo nero su bianco il progetto esecutivo che, attraverso un cantiere della durata stimata tra i 6 e gli 8 mesi, punta a restituire alla città un impianto "efficiente, sicuro e sostenibile". La riapertura è prevista per la stagione agonistica 2026/27.
La situazione: un degrado "disastroso" e la chiusura inevitabile
A tracciare un quadro senza veli della situazione è il presidente della Provincia, Anacleto Colombiano, che ha ereditato la gestione dell'impianto già in stato di chiusura. "Ho effettuato personalmente numerosi sopralluoghi con i tecnici", racconta Colombiano, "e le condizioni sono, non trovo altri termini, disastrose.
Lo dico non da presidente, ma da tecnico e professionista del settore. Non ci interessano soluzioni tampone per guadagnare qualche settimana; la priorità assoluta è la sicurezza degli atleti e delle loro famiglie. Per risolvere i problemi servono sacrifici, e sono consapevole delle difficoltà per le società sportive, ma non c'era altra strada".
Il presidente respinge anche ogni polemica di natura politica, definendola "sciacallaggio da campagna elettorale". "Qui di politico non c'è nulla. Sono abituato a lavorare nel silenzio. L'unica priorità è l'incolumità delle persone".
Il progetto: dagli impianti alle vasche, un intervento a 360 gradi
Il piano di ristrutturazione è ampio e articolato, e interverrà su ogni aspetto dell'impianto.
Vasche e strutture: Si partirà con il risanamento delle vasche e dei locali annessi.Potrebbe interessarti
Schianto mortale tra auto e moto sulla provinciale 333: muore un 56enne di Capua
Blitz antidroga a Casapulla: smantellata la base dello spaccio
Grazzanise, officina meccanica abusiva nella "Terra dei Fuochi: arrestato 36enne
Controllo dei Carabinieri in un'allevamento: blocco sanitario e denuncia per smaltimento illecito di rifiuti
Edificio e coperture: Verrà messa in sicurezza la struttura esterna, con il trattamento delle capriate metalliche e l'impermeabilizzazione dei pannelli. Saranno demoliti i corpi di fabbrica vecchi e non più funzionali.
Impiantistica: Cuore degli interventi sarà la sostituzione integrale dell'impianto di filtrazione dell'acqua, con nuove tubazioni, pompe e serbatoi. Sarà completamente rifatto anche l'impianto elettrico e quello illuminotecnico, insieme al sistema di trattamento dell'aria e all'impianto termico per la regolazione della temperatura dell'acqua e degli spogliatoi.
Sostenibilità ambientale ed economica: il nodo della gestione
Un capitolo importante del progetto riguarda la sostenibilità. Sarà rimesso in funzione l'impianto fotovoltaico esistente e si valuterà la creazione di un Gruppo di Autoconsumo per abbattere i costi energetici.
Proprio sui costi, il presidente Colombiano lancia un monito chiaro sulla futura gestione, evidenziando un paradosso economico insostenibile: "La gestione di un impianto così ha costi che superano il milione di euro annui, a fronte di incassi di circa trecentomila.
Non è più accettabile che qualcuno pensi di utilizzare la struttura senza contribuire alle spese. Accanto ai lavori, servirà una seria riflessione su un modello gestionale sostenibile, perché lo Stadio del Nuoto torni ad essere un patrimonio duraturo per tutta la comunità".
La scommessa è quindi duplice: non solo restituire a Caserta un polo natatorio all'avanguardia e sicuro, ma anche garantire che la sua rinascita sia economicamente solida e duratura nel tempo.
Commenti (1)
E’ importante che si faccia un restyling dello stadio del nuoto, ma spero che i costi non siano troppo alti per la comunità. La sicurezza è fondamentale, però servirebbe anche un piano di gestione chiaro e sostenibile.