Sant'Antimo - Un colpo armato in pieno giorno, il volto coperto e una pistola in pugno. È la scena ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale di Sant’Antimo, alle porte di Napoli, il 25 gennaio scorso.
Oggi, a distanza di mesi, quella rapina ha portato all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di un 18enne del posto, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto in passato ad altre restrizioni.
Gli agenti del Commissariato di polizia di Frattamaggiore, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip minorile.Potrebbe interessarti
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Secondo quanto ricostruito, due rapinatori fecero irruzione nel negozio, entrambi con il volto travisato e armati. Uno di loro, impugnando l’arma con la mano destra, si avvicinò alla cassa intimando al titolare di consegnare il denaro.
Con l’altra mano colpì con violenza il vetro di protezione della postazione, lasciando un’impronta. Proprio quel dettaglio si è rivelato decisivo: i rilievi tecnici hanno permesso agli investigatori di risalire all’identità del presunto autore del colpo.
L’ordinanza cautelare rappresenta un tassello importante in un’indagine che ha messo in luce non solo la dinamica del reato, ma anche il livello di spregiudicatezza con cui un minorenne avrebbe impugnato un’arma per compiere una rapina.
Commenti (2)
Concordo con te, ma non so se solo l’educazione basta. Forse servirebbero più opportunità di lavoro per i giovani, cosi non si sentirebbero costretti a fare cose sbagliate.
E’ stato un fatto brutto che mostra come giovani sono coinvolti in atti criminali. Ma mi chiedo, quale è la soluzione per prevenire sti episodi? Serve più educazione e sostegno per i ragazzi.