Milano – Dopo anni di trattative, polemiche e rinvii, l’accordo su San Siro è arrivato. Lo ha confermato il sindaco Beppe Sala, che a poche ore dal via libera definitivo ha annunciato la delibera in giunta per mercoledì. L’intesa con Inter e Milan riguarda la vendita dello stadio e delle aree circostanti per 197 milioni di euro, con un aggiustamento sui costi di bonifica e demolizione che ha eliminato uno degli ostacoli più discussi. Le due società contribuiranno con 14 milioni in più rispetto al piano iniziale, portando lo sconto a 22 milioni e non più ai contestati 36.
Il cronoprogramma è serrato: giovedì e venerdì la delibera passerà in commissione, poi il confronto politico in Consiglio comunale dal 25 settembre.Potrebbe interessarti
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Il sindaco ha parlato chiaro: “Lo stadio deve essere pronto per il 2031, perché la Uefa ci ha avvisato che non considererà Milano tra le sedi degli Europei del 2032 se resterà in piedi San Siro”. Una corsa contro il tempo che non cancella però le divisioni politiche. Sei consiglieri restano contrari all’operazione, tra cui tre di Europa Verde, due del Pd e uno del gruppo misto. Ma la chiusura della trattativa sembra aver smussato le resistenze più dure, soprattutto dopo le rassicurazioni sul contributo comunale ai costi di demolizione.
Non mancano le polemiche: Carlo Monguzzi, consigliere dei Verdi, ha definito “colossale pagliacciata” l’intera vicenda, pur riconoscendo il risultato ottenuto sulla riduzione dello sconto. Diverso il tono di Azione, che attraverso la vicepresidente Giulia Pastorella ha richiamato tutte le forze politiche alla responsabilità e alla condivisione sulle scelte strategiche per il futuro di Milano.






Commenti (1)
è stato un accordo molto discutibile secondo me, anche se il sindaco Sala ha fatto del suo meglio. Speriamo che i costi di bonifica siano gestiti bene e che le polemiche non influenzino ulteriormente la decisione finale sullo stadio.