Mondragone, 4 arresti per una stesa
Napoli- Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ha gettato nuova luce su uno dei capitoli più violenti della faida di camorra che ha insanguinato l'area nolana.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno arrestato un affiliato al clan Rega, accusato dell'omicidio di Fortunato De Longis, assassinato a Brusciano il 24 marzo 2019.
Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), si basa su un'indagine meticolosa. L'attività investigativa, che ha unito metodi tradizionali a intercettazioni telefoniche e ambientali, ha trovato riscontro nelle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, che hanno fornito un quadro dettagliato dell'agguato.
Secondo gli inquirenti, l'arrestato, in qualità di passeggero di una moto, avrebbe esploso i colpi fatali contro De Longis, che si trovava a bordo del suo furgone. Un altro complice, già alla guida del motociclo, era stato arrestato con un provvedimento simile nel maggio del 2021.
L'omicidio di De Longis si inquadra in un periodo di forti tensioni e scontri interni alla criminalità organizzata locale. I clan, in particolare i Rega e i Russo, si contendono da tempo il controllo del territorio e delle attività illecite nella zona, generando una scia di violenza che ha spesso coinvolto anche persone estranee alle dinamiche criminali.
La faida di Brusciano: una guerra senza fine per il controllo del territorio
L'arresto odierno riporta l'attenzione sulla sanguinosa faida di camorra che ha visto i clan Rega e Russo scontrarsi per anni. Le dinamiche di potere in questa zona non si limitano al solo narcotraffico o alle estorsioni, ma si intrecciano con la gestione di affari illeciti di varia natura.
L'omicidio di Fortunato De Longis è solo uno degli episodi di questa lunga e violenta contesa. L'escalation di violenza ha messo a dura prova le forze dell'ordine, impegnate in un difficile lavoro di contrasto a organizzazioni criminali radicate e pronte a tutto pur di affermare il proprio predominio.
Gli inquirenti continuano a lavorare per smantellare queste reti, spesso basate su legami familiari e omertà. Il successo di operazioni come quella odierna dimostra l'efficacia dell'approccio investigativo che combina l'uso di tecnologie moderne con le preziose testimonianze dei collaboratori di giustizia. Tuttavia, la lotta alla camorra resta una sfida complessa, che richiede un impegno costante e una risposta ferma da parte dello Stato.
Questo articolo è stato pubblicato il 17 Settembre 2025 - 10:48
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E' incredibole come la violenza continua a crescere in questa zona, ma non capisco perche ci sono ancora tanti omicidi. Le forze dell'ordine devono fare di piu per fermare questa faida, e spero che gli arresti aiutano a risolvere il problema.