Nella foto la movida di piazza Bellini
Napoli – È un autunno caldo per il centro storico di Napoli, dove il destino della movida in due delle sue aree simbolo, piazza Bellini e vico Quercia, sarà deciso nelle prossime ore.
Stamane, martedì 9 settembre 2025, alle ore 10, la Commissione Polizia Municipale e Legalità del Consiglio comunale, presieduta da Pasquale Esposito, si riunirà per discutere la delibera di Giunta n. 358/2025, che propone misure per contrastare l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica causati dalla movida in piazza Bellini, via Cisterna dell’Olio e zone limitrofe.
All’incontro sono stati invitati l’assessora al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato e l’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità Antonio De Iesu.
Intanto, ieri, la Commissione Legalità, Statuto e Regolamenti ha acceso i riflettori su un tema che intreccia politica, urbanistica e diritto, approvando la costituzione della “Consulta della Notte” e preparando il terreno per la discussione in Consiglio comunale, calendarizzata per l’11 settembre.
La proposta di delibera, approvata dalla Giunta lo scorso luglio, arriva dopo due dure sconfitte giudiziarie per Palazzo San Giacomo. Il Comune è stato condannato a risarcire 1,2 milioni di euro ai residenti di piazza Bellini e vico Quercia per l’inquinamento acustico generato dalla movida, in quanto “proprietario del suolo pubblico” da cui deriva il disagio.
Il provvedimento, firmato dagli assessori Armato, De Iesu e Vincenzo Santagada (Salute), prevede misure drastiche: stop alla vendita di bevande d’asporto dalle 22 e chiusura delle aree esterne dei locali a partire da mezzanotte.
Ma queste limitazioni, che necessitano dell’approvazione del Consiglio comunale per entrare in vigore, hanno già scatenato la reazione dei gestori dei bar, pronti a ricorrere alle vie legali se non si troverà un compromesso.
I titolari dei locali, che rappresentano circa 200 posti di lavoro tra piazza Bellini, vico Quercia e via Cisterna dell’Olio, si sono consorziati per affrontare la questione in sede legale.
La loro controproposta è chiara: posticipare il divieto di asporto a mezzanotte, tre ore dopo rispetto a quanto previsto dalla delibera, e sincronizzare lo stop all’uso delle aree esterne con il divieto di somministrazione.
I residenti chiedono il rispetto del loro diritto al riposo, mentre i gestori temono che misure troppo restrittive possano soffocare un settore vitale per l’economia del centro storico. Non è escluso che il Consiglio comunale dell’11 settembre possa introdurre emendamenti per avvicinare le posizioni, ma il tempo stringe. Entro poche ore, il destino di piazza Bellini e vico Quercia potrebbe essere definito, segnando una svolta per la movida napoletana e per il fragile equilibrio tra vivibilità e vitalità del cuore di Napoli.
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