Colpo di scena a Marano di Napoli. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e nominato una commissione straordinaria che guiderà l’ente per i prossimi diciotto mesi. Una decisione che, secondo la relazione del Viminale, si fonda sulle “comprovate ingerenze della criminalità organizzata, tali da compromettere la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale”.
Durissima la reazione del sindaco Matteo Morra, eletto nel 2023 alla guida di una coalizione di centrosinistra.Potrebbe interessarti
Morra respinge al mittente le accuse e parla apertamente di manovra politica. “Non ci sono motivazioni tecniche che giustifichino questo provvedimento – ha aggiunto –. È il frutto di una politica degenere che usa il commissariamento come arma contro gli avversari. Non è un caso che il prefetto di Napoli sia indicato come uno dei possibili candidati del centrodestra alla presidenza della Regione Campania”.
Il sindaco uscente ha annunciato battaglia: “Non mi arrendo. Ricorrerò in tutte le sedi possibili per difendere la mia onorabilità, quella del Consiglio comunale e dei cittadini di Marano, che meritano una città normale, dove lo scontro politico torni a essere civile e corretto”.






Commenti (1)
L’atto di scioglimento del Consiglio comunale a Marano sembra un pò esagerato, non so se ci sono prove concrete. Il sindaco ha lavorato tanto e mi pare che sia strano adesso fare una cosa del genere. Bisogna essere cauti.