GARLASCO – A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco si arricchisce di un nuovo, clamoroso capitolo. L’ex procuratore di Pavia Mario Venditti è finito sotto inchiesta con l’accusa di corruzione in atti giudiziari: secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe agevolato l’archiviazione di Andrea Sempio, amico di Chiara e già coinvolto nel 2017 nelle indagini sul delitto.
Gli inquirenti stanno passando al setaccio i movimenti bancari dell’ex pm e un appunto rinvenuto nella casa dei genitori di Sempio, che potrebbe rivelarsi decisivo.Potrebbe interessarti
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Nel frattempo il gip Daniela Garlaschelli ha convocato in Procura le parti civili e i difensori di Andrea Sempio, di Alberto Stasi e della famiglia Poggi per valutare il prolungamento dell’incidente probatorio, fissato al momento fino al 24 ottobre. La genetista Denise Albani, perito della Procura, ha chiesto più tempo per completare la nuova analisi del DNA prelevato dalle unghie di Chiara Poggi, considerato il principale indizio che potrebbe inchiodare Sempio.
Si attende anche l’esito delle verifiche sulle otto tracce dattiloscopiche rilevate su un sacchetto dei cereali e su quello della spazzatura, reperti mai completamente chiariti. Al momento, Sempio resta l’unico indagato per concorso in omicidio. Un’indiscrezione trapelata dal Ris di Cagliari aggiunge un ulteriore elemento: sulla scena del delitto ci sarebbe stato un solo assassino, ipotesi che metterebbe in discussione la ricostruzione accolta nella sentenza definitiva che ha condannato Alberto Stasi.







Commenti (1)
Trovo che sia molto strano che dopo tanto tempo ancora ci siano novità su questo caso. La giustizia sembra non avere mai fine, ma spero che si arrivi finalmente a una soluzione chiara per tutti i coinvolti.