Un’accusa che scuote il mondo del calcio e quello dell’informazione. “Lei può difendere la malavita, io non la difendo”: con queste parole, pronunciate in diretta televisiva, il patron del Foggia calcio Nicola Canonico ha scatenato la bufera. L’affondo, rivolto al giornalista foggiano Lello Scarano durante la trasmissione Zafò in onda su Foggia Tv l’8 settembre, ha immediatamente sollevato reazioni indignate da parte delle associazioni di categoria.
Ordine dei Giornalisti Puglia, Assostampa e Ussi regionale hanno espresso solidarietà al cronista e stigmatizzato con forza il comportamento del dirigente: “Si tratta di parole di una gravità inaudita, inaccettabili da parte di chiunque e ancor più da un presidente di club calcistico”, hanno sottolineato in una nota.Potrebbe interessarti
La Juve Stabia stende il Palermo: il gol di Cacciamani riporta le Vespe in zona paly off
Turchia, terremoto nel calcio: arrestati 17 arbitri e il presidente di un club per scommesse illegali
La Juve Stabia torna a casa: sabato al "Menti" col Palermo
Osimhen show travolge l’Ajax: tripletta da urlo e capocannoniere della Champions
Le associazioni giornalistiche hanno ricordato come Scarano, vicepresidente Ussi Puglia, sia da anni un punto di riferimento per l’informazione sportiva locale, invitandolo a continuare il proprio lavoro “con la solita passione e senza condizionamenti”. Le parole del patron arrivano in un momento delicato, segnato dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Bari su minacce e intimidazioni che hanno riguardato lo stesso Canonico.







Lascia un commento