Cronaca Napoli
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25 Settembre 2025 - 20:38

Ethnos da domani il gran finale sul Vesuvio

Di Redazione

Ethnos: arriva il gran finale. La XXX edizione del Festival Internazionale di World Music, ideata e diretta da Gigi Di Luca, da domani 26 settembre raggiunge il Vesuvio e poi Napoli.

Dal 6 settembre la rassegna ha toccato i comuni di San Giorgio a Cremano, Ercolano, Portici, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, ospitando concerti e workshop in luoghi simbolo del patrimonio campano come Villa Favorita, Villa Bruno, il Palazzo Baronale e la Reggia di Portici. Ora arriva la volata finale, tra Vesuvio e Napoli le protagoniste sono in particolare le donne della world music.

Sul Vesuvio tra musica e natura

Dal 26 al 28 settembre Ethnos è tra i paesi vesuviani con tre giorni di appuntamenti.

Venerdì 26 settembre (Arena del Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, Boscoreale, (ore 21) concerto di Hysterrae – al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, a Boscoreale, sarà l’affascinante fusione di stili del quartetto Hysterrae. Tre donne provenienti da culture etniche e musicali differenti. Tre artiste di spicco della world music italiana come Cinzia Marzo, Irene Lungo e Silvia Gallone, che dialogano in scena con producer e polistrumentista, Pejman Tadayon.

Dall’Iran alla Campania, dalla Valle d’Itria al Salento e poi oltre. Attraverso un processo di astrazione dagli elementi originari delle rispettive tradizioni, Hysterrae crea un viaggio ipnotico in cui voci, percussioni e melodie si fondono alla perfezione. Ad anticipare il concerto, dalle ore 19 gratuitamente è in programma per gli spettatori la visita al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio di Boscoreale.

Sabato 27 settembre Ethnos invita a vivere il Vesuvio a tutto tondo: al mattino un itinerario naturalistico tra i sentieri del vulcano insieme a guide e vulcanologi (ore 10), nel pomeriggio il workshop Gusto Popolare con gli artisti (Auditorium Irene De Risi, ore 18.30, ingresso gratuito su prenotazione). In serata alle ore 21 il concerto di Stefano Saletti & Banda Ikona: con Mediterranima l’ensemble propone un viaggio musicale lungo le rotte del Mare Nostrum, tra dialetti e lingue antiche, alla ricerca di quell’anima comune che unisce i popoli del Mediterraneo.

Domenica 28 settembre (Arena di Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano, ore 20) si accendono i riflettori su Ethnos Generazioni, la finale del contest che mette in luce i nuovi talenti della musica etnica.

Ethnos Generazioni, un laboratorio italiano. Nato sette anni fa, Ethnos Generazioni è un capitolo unico nel panorama dei festival internazionali: un concorso aperto a tutti, che in questa edizione ha raccolto oltre 150 candidature da ogni parte d’Italia.

In finale sono arrivati 6 gruppi, rappresentativi di un Paese in fermento musicale. Il vincitore, scelto da una giuria tecnica e dal voto del pubblico, suonerà non solo all’edizione 2026 di Ethnos, ma anche alla XLVIII edizione di Folkest, e si aggiudicherà un contributo di 10mila euro per la costruzione di un tour.

Ad alternarsi sul palco: il Nubras Ensemble, il duo Lindal, il progetto Trevize, il gruppo Senduki, il Toranj Quartet e il trio Violoncelli Itineranti. La serata sarà condotto dalla speaker e giornalista Giuliana Galasso.

In sette anni il contest ha fatto emergere non soltanto giovani promesse, ma anche artisti già maturi che grazie a Ethnos hanno raggiunto un pubblico più ampio: è il caso di Davide Ambrogio e Luisa Briguglio, oggi tra le voci più apprezzate della scena musicale italiana. Ethnos Generazioni è realizzato con il sostegno di Nuovo Imaie.

Gran Finale a Napoli dal 2 al 5 ottobre. Dal 2 ottobre il festival approda a Napoli, nella Chiesa di Santa Maria Donnalbina, con quattro giorni di musica e cinema. Giovedì 2 (ore 19) spazio a Ethnos Cinema con The Silence di Mohsen Makhmalbaf, seguito dal concerto dell’Ensemble Chakâm (ore 21).

Formato da tre musiciste – Sogol Mirzaei (Iran, târ), Farah Fersi (Tunisia, qanun), Marie-Suzanne de Loye (Francia, viola da gamba) – il trio intreccia codici musicali persiani, arabi e barocchi, dando vita a un linguaggio originale che fonde tradizione e improvvisazione, radici e contemporaneità.

Venerdì 3 (ore 19) l’incontro con il giornalista e fotografo Valerio Corzani, con il suo viaggio per immagini Corzani Airlines – La musica in posa, seguito dal concerto delle galiziane Caamaño & Ameixeiras (ore 21), tra i nomi più importanti della nuova scena musicale iberica. Due donne che dotate di una straordinaria preparazione tecnica e strumentale hanno rivisitato il repertorio folk tradizionale.

Sabato 4 e domenica 5 il sipario si chiude con il cinema: Soundtrack to a Coup d’État di Johan Grimonprez e Buena Vista Social Club di Wim Wenders.

La XXX edizione di Ethnos conferma la vocazione di un festival che mette in dialogo popoli e culture attraverso la musica, la scoperta del territorio e linguaggi diversi come il cinema e la fotografia. Un viaggio che parte dal Vesuvio e arriva a Napoli, in un intreccio di tradizioni e contemporaneità.

Organizzata da La Bazzarra, l’edizione 2025 del festival Ethnos è promossa e finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec, sostenuta dal Ministero della Cultura, Nuovo Imaie, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con il contributo dei comuni coinvolti nel progetto, della Banca di Credito Popolare, il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e la collaborazione del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 25 Settembre 2025 - 20:38 - Redazione

Questo articolo è stato pubblicato il 25 Settembre 2025 - 20:38

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  • Il festival Ethnos sembra una bella iniziativa per promuovere la musica e la cultura. Mi chiedo se ci saranno eventi anche per i più giovani e se i gruppi emergenti avranno spazio, cosi da far conoscere nuovi talenti.