Milano – Si è spento a 94 anni Emilio Fede, giornalista e conduttore che ha segnato una stagione della televisione italiana. È morto nella Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano, dove viveva da tempo. Le sue condizioni di salute, già precarie da alcuni giorni, sarebbero precipitate nelle ultime ore.
La carriera
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, il 24 giugno 1931, Fede aveva iniziato la carriera giornalistica negli anni ’50. Entrato in Rai, si era fatto conoscere come corrispondente e inviato, fino a diventare uno dei volti più riconoscibili del Tg1, di cui fu anche direttore dal 1981 al 1982.
Nel 1992 passò a Fininvest, dove legò il suo nome al Tg4, di cui fu direttore per oltre vent’anni. Sotto la sua guida, il telegiornale assunse uno stile diretto, talvolta sopra le righe, che rese Fede una figura controversa ma sempre al centro del dibattito mediatico.
Un personaggio divisivo
Fede fu spesso al centro di polemiche per il suo rapporto di vicinanza con Silvio Berlusconi, che lo volle alla guida del Tg4. Con il Cavaliere mantenne un legame personale e professionale che influenzò in maniera decisiva la sua carriera. Amato da una parte del pubblico per il suo stile inconfondibile, fu invece criticato da chi lo considerava troppo schierato.
Negli ultimi anni si era ritirato dalla scena pubblica, comparendo solo di rado in interviste e programmi televisivi.
L’eredità
Emilio Fede lascia un segno indelebile nella storia del giornalismo televisivo italiano. Amico, nemico e bersaglio di satira, resta l’immagine di un direttore capace di trasformare un telegiornale in un “personaggio”, in grado di dividere ma anche di imporsi per longevità e riconoscibilità.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 2 Settembre 2025 - 18:53
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