in foto massimo troisi e lello arena
Un film che non ha mai smesso di far ridere e riflettere, un’opera d’esordio che ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli italiani. “Ricomincio da tre” torna sugli schermi in una versione restaurata, in onda domani sera su Rai 3.
L’appuntamento è alle 21:20 per rivivere la magia di un capolavoro che ha ridefinito la commedia italiana e ha consacrato il genio di Massimo Troisi.
“Ricomincio da tre” non è solo un film, ma un vero e proprio fenomeno culturale che nel 1981 ha sbancato i botteghini, rimanendo nelle sale per ben 600 giorni. Un successo clamoroso per l’opera prima di un giovane regista e attore che, con la sua inconfondibile ironia malinconica e la sua parlata strascicata, ha saputo raccontare una nuova Napoli, lontana dagli stereotipi del folclore e del dramma.
Il film ci introduce alla storia di Gaetano, un ragazzo timido e sognatore che vive a San Giorgio a Cremano, alle porte di Napoli. Gaetano decide di “ricominciare” lasciando la sua vita tranquilla e un po’ soffocante per cercare il suo posto nel mondo a Firenze. Nel suo viaggio, Gaetano non fugge solo dalla sua famiglia e dalle sue tradizioni, ma anche da se stesso, in una sorta di esilio interiore alla ricerca della felicità.
Il suo percorso è costellato di incontri esilaranti e surreali, come quello con un fanatico religioso, un amico che si finge invalido per non lavorare, e soprattutto con Marta, una donna emancipata e disincantata che stravolgerà il suo mondo. Attraverso Gaetano, Troisi ha dipinto un personaggio in cui milioni di persone si sono riconosciute: un antieroe sensibile, capace di ironizzare sulle proprie insicurezze e di trasformare la timidezza in una forma di resistenza pacifica.
Il successo di “Ricomincio da tre” è indissolubilmente legato alla figura di Massimo Troisi, un artista a tutto tondo che è stato molto più di un attore. Nato a San Giorgio a Cremano nel 1953, Troisi ha iniziato la sua carriera nel teatro, portando in scena una comicità originale e sferzante, lontana da quella dei comici televisivi dell’epoca. Con il suo gruppo “La Smorfia” (insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro), ha conquistato il pubblico con sketch indimenticabili che mescolavano il surrealismo con la satira sociale.
Il suo cinema è stato il naturale proseguimento di questa visione. Con film come “Scusate il ritardo”, “Non ci resta che piangere” (con Roberto Benigni) e il commovente “Il postino”, Troisi ha dimostrato una profondità e una delicatezza rare. La sua prematura scomparsa, avvenuta a soli 41 anni nel 1994, ha lasciato un vuoto incolmabile, ma il suo lascito artistico continua a vivere, confermandolo come uno dei talenti più brillanti e amati del cinema italiano.
“Ricomincio da tre” rimane la sua prima, e forse più pura, dichiarazione d’amore per la vita, l’amicizia e la capacità di sognare, anche quando il mondo sembra dirti di fermarti.
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