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24 Settembre 2025 - 07:05

Diplomificio di Sant'Antimo: 54 indagati, fino a 25mila euro per ottenere il diploma

Di Rosaria Federico

Sant'Antimo — Diplomi superiori pagati fino a 25mila euro e una rete di complicità che coinvolge docenti, dirigenti e studenti. È l'inquietante scenario emerso da una vasta indagine della Procura di Napoli Nord e della Guardia di Finanza di Frattamaggiore, che ha portato a 54 avvisi di conclusione indagini per falso ideologico.

Al centro della vicenda, un istituto scolastico paritario di Sant'Antimo, nel Napoletano, trasformato in un "diplomificio" per adulti e fuorisede.

Il meccanismo era semplice e redditizio. Secondo gli inquirenti, bastava sborsare cinquemila euro a semestre per superare l'anno scolastico. La frequenza in aula era solo una formalità: i registri venivano compilati con presenze fittizie, garantendo agli studenti l'accesso agli esami di Stato.

E anche il risultato finale era già deciso: voti spesso superiori al 70/100, quasi a voler confermare la "bontà" del percorso. Il tutto per una cifra complessiva che poteva arrivare, appunto, a 25mila euro per l'intero ciclo di studi.

Le prove: studenti finti presenti

L'indagine, coordinata dalla Procura diretta da Anna Maria Lucchetta e delegata ai finanzieri del Gruppo Frattamaggiore, è scattata nell'anno scolastico 2023/2024 a seguito di alcune segnalazioni. I sospetti si sono trasformati in prove quando le Fiamme Gialle hanno incrociato i dati di frequenza con quelli delle banche dati delle forze dell'ordine.

Ed è qui che è emerso l'assurdo. Mentre i registri scolastici attestavano la loro presenza a Sant'Antimo, molti studenti — spesso maggiorenni — venivano fermati e identificati al Brennero, a Roma, o a Milano.

In sostanza, erano ovunque tranne che in classe. I controlli incrociati hanno smascherato la truffa: i nominativi presenti a scuola erano gli stessi rintracciati ai posti di blocco in tutt'altra zona d'Italia. Non un solo studente fuori sede risultava essere in Campania nei giorni di lezione.

L'operazione rientra in un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Istruzione e la Guardia di Finanza, volto a contrastare il fenomeno dei "diplomifici", sempre più diffuso.

Non un caso isolato

Il sistema di Sant'Antimo non è un episodio isolato. Solo una settimana fa, un'altra inchiesta simile aveva coinvolto un centro studi di Bologna

e alcuni istituti paritari in Campania e nelle Marche.

In quel caso, gli studenti, provenienti principalmente dall'Emilia-Romagna, ottenevano il diploma per circa 6mila euro, grazie a un sistema basato su residenze fittizie, pagelle e compiti senza data. L'indagine, condotta dai finanzieri di Bologna, ha portato al sequestro del centro studi e di una scuola a Nola. Un segnale chiaro che la lotta ai "diplomi facili" è solo all'inizio.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 24 Settembre 2025 - 07:05 - Rosaria Federico

Questo articolo è stato pubblicato il 24 Settembre 2025 - 07:05

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Rosaria Federico

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  • Questo articolo parla di una situazion che è molto preoccupante, la cosa strana è che ci sono sempre più casi di diplomi facili e il sistema non sembra funzionare bene. Bisogna intervenire per risolvere il problema.