Nell'immagine, un dettaglio legato alla vicenda.
In Campania si è aperta una discussione accesa dentro il centrodestra. Forza Italia preme per un candidato di “società civile”, sostenuto da liste civiche e capace di intercettare un consenso più trasversale. Fratelli d’Italia, invece, essendo partito maggioritario della coalizione rilancia con forza il nome di Edmondo Cirielli, già presidente della Provincia di Salerno e figura di lungo corso nella politica regionale.
Il commissario regionale di FdI, Antonio Iannone, lo ha ribadito senza giri di parole:
«Il nostro Partito, primo della coalizione sia alle Politiche che alle Europee, ha detto da tempo che è per una scelta politica, individuando in Edmondo Cirielli il nome migliore per completezza di curriculum e dimostrazioni elettorali date».
Parole che suonano come una presa di posizione netta: Fratelli d’Italia non intende lasciare campo a soluzioni di compromesso. La partita, insomma, non si giocherà sulle formule astratte o sui bilancini delle alleanze, ma sulla forza di candidature considerate solide e radicate.
Il tema delle candidature scalda gli animi e accende i toni. «Dopo la peste, i cittadini dovrebbero subire anche il vaiolo», ha dichiarato Iannone con un’immagine forte, che mette in guardia contro il rischio di errori strategici e divisioni laceranti.
Il messaggio è chiaro: l’unità è vitale, ma non può prescindere da un riconoscimento del peso politico di Fratelli d’Italia.
Sul tavolo nazionale, secondo il commissario, ogni voce va rispettata, ma serve coerenza: esternazioni premature e fughe in avanti rischiano solo di indebolire la coalizione.
Iannone non si nasconde dietro i formalismi e parla a muso duro: «Non possiamo lasciare la Campania dopo dieci anni di De Luca a Fico». Un avvertimento che racchiude il timore di parte del centrodestra: perdere l’occasione di ribaltare la gestione uscente e consegnare la regione a una nuova stagione di centrosinistra.
Il quadro resta complesso: da un lato Forza Italia che spinge per un volto civico e meno connotato politicamente, dall’altro FdI che rivendica una scelta di bandiera con Cirielli. Una contrapposizione che rischia di trasformarsi in un braccio di ferro estenuante, proprio mentre i cittadini campani chiedono stabilità e un progetto credibile per il futuro.
La sensazione è che Fratelli d’Italia stia già scandendo tempi e azioni della campagna elettorale, decisa a non farsi dettare la linea dagli alleati. Ma la vera sfida sarà tutta interna: ricucire la spaccatura e presentarsi compatti, o rischiare di lasciare la Campania ancora una volta nelle mani del centrosinistra.
Questo articolo è stato pubblicato il 28 Settembre 2025 - 19:57
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La discussione tra Forza Italia e Fratelli d'Italia sembra essere molto complessa e piena di tensioni. Non so se Cirielli è veramente il nome giusto, ma vedo che ci sono divergenze su come andare avanti.