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27 Settembre 2025 - 17:51

Casaluce, colti in flagrante mentre sversavano rifiuti. Sequestrata l'area e ritirata la patente

Di Gustavo Gentile

Casaluce– Un controllo mirato si trasforma in un blitz contro l’illegalità ambientale. I Carabinieri Forestali del Nucleo di Marcianise hanno messo fine all’attività illecita di due persone, sorprese in flagranza di reato mentre sversavano rifiuti in una campagna di Casaluce.

Un’azione che ha portato non solo alla loro denuncia, ma anche a quella del proprietario del terreno, colto in piena contraddizione.

Tutto è iniziato durante un servizio dinamico di controllo del territorio, finalizzato specificamente a contrastare i crimini ambientali. Percorrendo una stradina campestre che si diparte dalla Strada Provinciale 46, i militari hanno notato un movimento sospetto.

Due individui erano intenti a prelevare materiale dal cassone di un autocarro e a scaricarlo al suolo, in piena aria aperta. L’intervento tempestivo ha permesso di cogliere i due sul fatto.

I rifiuti e le irregolarità

L’ispezione immediata ha subito chiarito la portata dell’illecito. Il mezzo, un autocarro, risultava stracolmo di un mix di rifiuti: si trattava di sfalci e potature derivanti dalla manutenzione di giardini privati (classificati come rifiuti urbani) e di vinacce, scarti della lavorazione dell'uva (rifiuti speciali non pericolosi).

La prima gravissima irregolarità è emersa subito: il veicolo non risultava iscritto all’Albo nazionale dei gestori ambientali, un requisito fondamentale per poter trasportare tali materiali.

Ma la sorpresa più agghiacciante è stata quella che i militari hanno scoperto sul terreno. I rifiuti appena scaricati (in questo caso, rami di palme) andavano ad accumularsi su un vero e proprio strato di ceneri, spesso e compatto.

Segno inequivocabile, secondo gli accertamenti, di ripetute combustioni di rifiuti effettuate in passato proprio in quell’area, stimata in circa 50 metri quadri. Uno scenario che riporta alla mente le drammatiche cronache della “Terra dei Fuochi”.

Giunto sul posto, il proprietario del fondo non è riuscito a dimostrare la sua estraneità ai fatti, finendo così nel mirino della legge insieme ai due operai. I Carabinierihanno quindi proceduto al sequestro preventivo dell’autocarro, ancora carico di rifiuti, e dell’intera area inquinata.

Tutti e tre gli uomini sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di abbandono di rifiuti e gestione illecita degli stessi. Ma le conseguenze non finiscono qui.

Applicando le severe norme previste dal decreto “Terra dei Fuochi”, ai militari hanno anche disposto il ritiro della patente di guida al proprietario del mezzo, con la sospensione che potrà variare da uno a quattro mesi. Una sanzione accessoria che colpisce duramente chi usa i veicoli per commettere reati ambientali.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 27 Settembre 2025 - 17:51 - Gustavo Gentile

Questo articolo è stato pubblicato il 27 Settembre 2025 - 17:51

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Gustavo Gentile

Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E' stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.

Leggi i commenti

  • E' una situazzione molto complicata e purtroppo succede spessso in molte aree del paese. I controlli dovrebbero essere piu frequenti per evitare che simili situazioni di illegalità ambientale continuino a verificarsi, spero che ci sia maggiore attenzione.