Roma – La carenza di personale nei Comuni italiani rappresenta un problema sempre più pressante, con una riduzione del 28,7% delle unità lavorative dal 2007 al 2023, nonostante il recente aumento delle assunzioni a partire dal 2019.
È quanto emerso dalla ricerca presentata da Ifel durante il III Forum “Lavorare in Comune. Attrarre, assumere e valorizzare le persone”, tenutosi oggi a Roma. Il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sottolineato l’urgenza di affrontare la questione, individuando nel divario retributivo tra i Comuni e altre amministrazioni pubbliche una delle cause principali della crisi.
“I dipendenti comunali sono penalizzati rispetto ad altri enti, e questo spinge molti a trasferirsi, creando vuoti di organico difficili da colmare”, ha dichiarato Manfredi. “Le procedure di reclutamento e formazione sono lunghe e costose, e per questo stiamo dialogando con il governo per istituire un fondo statale che armonizzi i trattamenti retributivi”.
Manfredi ha poi evidenziato l’importanza di potenziare il personale comunale per garantire servizi efficienti ai cittadini e per implementare progetti strategici come il Pnrr. “Senza un’adeguata forza lavoro, i Comuni faticano a rispondere alle esigenze della collettività e a cogliere le opportunità offerte dai grandi piani di investimento”, ha aggiunto.
A rafforzare il quadro è intervenuto Alessandro Canelli, presidente di Ifel e sindaco di Novara, che ha posto l’accento sull’invecchiamento della forza lavoro comunale e sulla crescente complessità delle sfide che i Comuni devono affrontare, dalle questioni sociali a quelle ambientali.Potrebbe interessarti
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“I Comuni sono attori-chiave per i territori, e l’esperienza del Pnrr ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, è possibile migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa”, ha affermato Canelli.
In questo contesto, l’intelligenza artificiale si configura come un alleato strategico, non per sostituire il personale, ma per incrementare la produttività e la qualità dei servizi. “Le nuove assunzioni restano indispensabili”, ha precisato.Nel corso del Forum, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha illustrato le novità del decreto legge sulla PA, concentrandosi su tre pilastri: reclutamento delle risorse umane, valutazione del personale e aumento dell’attrattività della pubblica amministrazione.
“Dobbiamo rendere i Comuni luoghi di lavoro appetibili, valorizzando le competenze e garantendo opportunità di crescita”, ha dichiarato il ministro.La ricerca Ifel ha evidenziato un altro dato preoccupante: dal 2022 le dimissioni superano i pensionamenti, segno di un malcontento crescente tra i dipendenti comunali, attratti da condizioni migliori altrove.
La combinazione di questi fattori – carenza di personale, invecchiamento della forza lavoro e mobilità verso altre amministrazioni – pone i Comuni di fronte a una sfida cruciale: investire sulle persone per costruire un futuro di servizi pubblici più efficienti e vicini ai cittadini.Per affrontare questa emergenza, Ancie Ifel chiedono interventi concreti, come il fondo statale proposto da Manfredi e un uso strategico delle nuove tecnologie. Solo così, secondo i relatori, i Comuni potranno continuare a essere il cuore pulsante dei territori, rispondendo con efficacia alle crescenti complessità del nostro tempo.
Commenti (1)
La situazion dei comuni italiani è preoccupante, si vede che il personale è sceso di tanto e questo è un problema. Bisogna fare qualcosa per attirare e mantenere i lavoratori nei comuni, non è facile.