Nella foto una parte dei condannati del clan Giuliano
Napoli - Colpo durissimo per il super clan composto dall'alleanza tra i Giuliano e i Mazzarella che aveva deciso di conquistare i vicoli del centro storico di Napoli a suon di estorsioni, droga e violenza.
Il processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato e concluso ieri pomeriggio, si è chiuso con una vera e propria “stangata”: oltre tre secoli di carcere e 25 condanne.
Il giudice ha accolto in larga parte le richieste formulate dai pm della Dda, Carrano e Rossi, riconoscendo la portata criminale dell’alleanza stretta tra i clan Mazzarella e Giuliano, che miravano a spartirsi Forcella, la Maddalena, il rione San Gaetano e le Case Nuove.
Soltanto quattro imputati sono stati assolti con formula piena perché “non hanno commesso il fatto”: Giovanni Capuano, Domenico De Martino, Luigi Esposito e Giuseppe Mauro. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro sessanta giorni.
Le indagini, condotte congiuntamente da polizia e carabinieri, sotto il coordinamento della Dda di Napoli, hanno ricostruito la fitta rete di affari illeciti del sodalizio criminale. Due i filoni principali:
Il primo, sviluppato tra gennaio 2020 e la seconda metà del 2021, ha documentato la nascita e l’ascesa dell’aggregazione guidata da Salvatore Giuliano, che aveva stretto un patto con i Mazzarella per il controllo delle piazze di spaccio e delle estorsioni.
Il secondo, tra la fine del 2018 e gennaio 2022, ha invece ricostruito la struttura e l’operatività della cosiddetta “paranza di San Gaetano”, diretta dal boss dei Mazzarella, Salvatore Barile.
Un’alleanza che, nelle intenzioni dei gruppi criminali, avrebbe dovuto segnare la riconquista del cuore antico di Napoli. La sentenza, però, ha inferto un durissimo colpo ai vertici e ai gregari di quella nuova alleanza di camorra.
Alessio Vicorito
– 19 anni (assolto dall’accusa di tentato omicidio)
Gennaro Imparato – 18 anni e 8 mesi
Antonio Morra – 18 anni e 4 mesi
Salvatore Barile – 16 anni e 4 mesi ( riconosciute attenuanti generiche)
Cesare Morra – 13 anni e 9 mesi ( escluso il ruolo di capo e promotore)
Ciro Oliviero – 13 anni e 5 mesi
Angelo Massa – 12 anni e 9 mesi
Massimo Somma – 12 anni e 6 mesi (difeso dall’avv. Luigi Poziello)
Gennaro Tarascio – 12 anni e 6 mesi
Luigi Carrano – 12 anni e 6 mesi
Stefano Capuano – 12 anni e 4 mesi
Giuliano Cedola – 12 anni e 5 mesi
Salvatore Giuliano 'o russ (classe 1984, collaboratore di giustizia) – 12 anni
Gennaro Caldarelli – 12 anni
Vincenzo Caldarelli – 12 anni e 1 mese
Antonio Bonavolta – 12 anni
Salvatore Giuliano (classe 1986) – 11 anni e 9 mesi
Salvatore Marino – 11 anni e 5 mesi
Pasquale Casaburro – 11 anni e 1 mese
Cristiano Giuliano – 10 anni e 4 mesi ( escluso il ruolo di capo e promotore)
Emanuele Amoroso – 8 anni e 8 mesi
Carmine Iafulli – 5 anni e 4 mesi
Pio Vittorio Calcavecchia – 5 anni e 4 mesi
Raffaele Cella – 3 anni e 2 mesi
Ciro Giuliano – 3 anni e 1 mese
(Nella foto da sinistra in alto Alessio Vicorito, Antonio Morra, Salvatore Barile, salvatore Giuliano 'o russ, Cristiano Giuliano, Ciro Giuliano e salvatore Giuliano "bombolone"; in basso sempre da sinistra Giuliano Cedola, Gennaro Caldarelli, Vincenzo Caldarelli, Antonio Bonavolta, Pasquale Casaburro, Emanuele Amoroso e Salvatore Marino)
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La sentenza sembra essere molto severa, ma forse necessaria per combattere la criminalità organizzata. Spero che queste condanne possano portare a una maggiore sicurezza per i cittadini di Napoli e a una diminuzione della violenza.